Il sindaco: “Anch’io dovrò pagare la Rim”

fabrizio anzani sindaco cittiglio

Quando parla della Rim, la “nuova” tassa sui reticoli idrici minori, il sindaco di Cittiglio, Fabrizio Anzani, è oggettivamente in difficoltà. «Le assicuro che non è stato un piacere per noi amministratori. Ci ha creato molti mal di pancia».

Sindaco, vi avrà creato anche mal di pancia, ma le raccomandate le avete inviate in prossimità del Natale. Non è stata una scelta felice e tantomeno un biglietto di auguri piacevole per quei cittadini che le hanno ricevute.
«Sa perché è arrivata così sotto il Natale? Perché fino all’ultimo abbiamo sperato di non doverla applicare. Lo studio su reticoli idrici minori è arrivato a giugno, poi a ottobre c’è stata la deliberazione della Regione che manteneva la legge ma aboliva l’imposta regionale, poi ci sono state le nostre osservazioni e la conseguente deliberazione del 5 dicembre. Ripeto: fino all’ultimo abbiamo sperato di non doverla applicare, ma i tecnici del comune ci hanno intimato che non era più possibile rimandare la delibera, pena incorrere nella contestazione della Corte dei Conti».

Perché non avete convocato per tempo i cittadini interessati dal provvedimento per metterli al corrente della situazione?Alcuni ora sono in oggettiva difficoltà.
«Forse poteva essere comunicata in un modo diverso, è vero, ma in questo caso il metodo dipende dalla legge. Qui non c’è spazio per la soggettività. È stato fatto uno studio sul reticolo idrico minore perché la norma ce lo imponeva e sono stati individuati quei soggetti, privati e imprese, che hanno un impatto sull’alveo».

Quando si riceve una cartella contenente una tassa, per di più sconosciuta, le persone vengono prese dall’ansia, è cosa normale. Alcuni di loro hanno telefonato in Comune ma non hanno trovato nessuno che rispondesse alle loro domande.
«Ci sono 60 giorni di tempo dal momento della notifica dell’atto. La responsabile del procedimento del nostro Comune sarà a disposizione dei cittadini che vogliano chiarimenti sulla Rim. Di sicuro per chi vorrà farlo sarà possibile rateizzare l’importo. Per chi contesta il rilevamento fatto a giugno c’è tempo e spazio per chiarire quando questo è possibile. Per esempio, nel caso qualcuno abbia costruito un ponticello senza avere la concessione del demanio, sarà ben difficile rivedere l’applicazione della tassa».

Alcuni cittadini contestano errori grossolani: raccomandate intestate a persone decedute, intestazioni sbagliate, inesatte individuazioni dei luoghi. Inoltre, le spese della raccomandata sono a carico del destinatario. Cosa rispondete a queste contestazioni?
«Ripeto, ci sono 60 giorni a disposizione per i chiarimenti. Invito i cittadini a prendere contatto con l’ufficio competente per avere tutte le risposte del caso. Quando si parla di spese per la raccomandata penso che si parli delle spese di notifica (6,75 euro, ndr)».

E sulla retroattività?
«Guardi se fosse per me la toglierei a tutti. Questa è una materia molto tecnica, una volta sentito il parere dei nostri funzionari, che la conoscono, e vista la legge in vigore, secondo loro, non era possibile evitarla».

Un’altra contestazione che viene fatta al Comune è l’assenza di manutenzione dell’alveo dei torrenti. Perché far pagare questa tassa anche per gli anni in cui non è stata fatta?
«L’obiezione è corretta. Noi abbiamo una situazione particolare perché in questo comune non c’è più l’operatore ecologico in quanto è in aspettativa e da due anni la pulizia non viene fatta. Ci appoggiamo alla Protezione civile che è preziosa e ci aiuta. Quei soldi verranno destinati non alla spesa corrente ma alla manutenzione degli alvei».

Sindaco, ma perché se esiste una legge dal 2002, viene applicata solo ora e con tutta questa urgenza?
«Noi come amministratori questa tassa l’abbiamo subìta. Le ragioni sono quelle che le ho spiegato: secondo i tecnici non era più rinviabile. Le dirò di più, anche io quota parte dovrò pagarla, perché il condominio dove abito impatta su uno dei tre torrenti che attraversano il paese».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 28 Dicembre 2015
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