La Openjobmetis fa un passo avanti in coppa… Davies

Missione compiuta, pur soffrendo per mezz’ora: la Openjobmetis si qualifica alla seconda fase di Fiba Europe Cup superando 76-61 gli svedesi di Soedertaelje con un ultimo periodo a tutto gas. Solo negli ultimi 10′ infatti la squadra di Moretti prende il sopravvento sui Kings, tra l’altro orfani di uno dei migliori giocatori (Bizaca, infortunio al piede nell’ultimo allenamento) ma alla fine i biancorossi vincono con merito regalandosi un secondo girone europeo nel quale troveranno i bielorussi di Minsk, i ciprioti del Larnaca, e gli austriaci del Guessing.

Il break finale porta la firma di Brandon Davies, autore di una striscia di 10 punti consecutivi con cui Varese vince le ultime resistenze nordiche: fino a quel punto il pivot, pur favorito contro il lungo ma acerbo Spires, non aveva convinto del tutto ma la sua accelerazione lo ha riabilitato del tutto. La Openjobmetis però l’ha vinta anche grazie alla difesa, perché quando il pallone ha iniziato a scottare il canestro di casa è diventato tabù per i tiratori dei Kings che nella prima metà avevano tenuto percentuali alte, fin troppo vista la difficoltà di alcuni tiri. Moretti ha avuto la pazienza di aspettare che la partita venisse a lui, ha ruotato tutti i suoi uomini (compresi Molinaro e Ferrero) dando loro fiducia e alla fine ha avuto qualcosa di utile da quasi tutti.

Detto di Davies, giusto sottolineare l’apporto in retroguardia di Molinaro e Faye su Czerapowicz, vero spauracchio all’andata ma tenuto a 3/14 dal campo a Masnago. Poi benino Wayns con le sue scorribande mentre Ukic è apparso un po’ giù di tono sia a livello fisico che realizzativo. Attorno a lui e alla sua permanenza continua ovviamente a giocarsi una fetta importante di futuro e lo sa anche Moretti che, giustamente, dopo la partita sottolinea la continua precarietà di tanti suoi giocatori. L’incertezza è nemica della serenità, ma per questa sera il barometro si è fermato sul bel tempo.

PALLA A DUE – In un palazzetto ancora largamente vuoto c’è una bella sorpresa in parterre: la presenza di Bruno Arena posizionato alle spalle del tavolo dei giudici. In tanti, prima del via, salutano il “Fico d’India” che in gioventù è stato anche valido allenatore di basket. In panchina Moretti (che manda Thompson in tribuna) sceglie Molinaro per il quintetto; Bosnic dall’altra parte tiene a sedere il temuto Bizaca che non entrerà per tutta la partita.

LA PARTITA – I primi tre periodi hanno andamenti tutto sommato simili; in quello di apertura Varese ha bisogno di prendere due sberloni di Bowlin (8-17) e una sgridata da Moretti prima di svegliarsi. Lo shock è utile perché alla sirena i biancorossi conducono 23-21. Manca il break e non arriva nemmeno nel secondo quarto; Varese avanza sino a +5 ma non tiene il divario a al 20′ è tutto da rifare (41-41). Galloway è croce e delizia: prima stampa una schiacciata pazzesca, poi sbaglia, si prende tecnico e ancora una volta la parità rimane inchiodata. Almeno fino al 29′, quando due triple consecutive di Wayns e Faye fanno barcollare i Kings per la prima volta in modo evidente, 61-55.

IL FINALE – La Openjobmetis capisce allora che il momento è quello giusto: Cavaliero – raro raggio di sole nella sua partita – infila dall’arco, la difesa è davvero aggressiva e compensa un paio di boiate di Galloway. Soedertaelje è sulle ginocchia e Ukic sceglie l’uomo giusto per abbatterla: Davies. Il pivot stavolta si scatena, segna dieci punti proprio mentre il pubblico decide di accompagnare la squadra al traguardo: tutto è bene quel che finisce bene, Varese si prende vittoria (76-61) e qualificazione.

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