L’ottimismo del sindaco di Samarate: “2015 anno di novità”

Leonardo Tarantino traccia il bilancio di fine anno, sottolineando opere pubbliche, primi passi nell'informatizzazione, interesse crescente per l'amministrazione locale

Leonardo Tarantino

Opere pubbliche, l’informatizzazione dei servizi comunali che avanza, il passaggio delle elezioni amministrative 2015. Sono alcuni dei punti cardine dell’anno che si chiude, secondo il sindaco di Samarate Leonardo Tarantino, rieletto esattamente a metà dell’anno e chiamato a un secondo mandato.

«Il 2015 è l’anno in cui si sono concretizzati una serie di investimenti e quindi cantieri: la piazza Verghera, i giochi di villa Montevecchio, il parco di Cascina Elisa che è terminato e che inaugureremo in primavera, il piccolo parco di Cascina Costa, il campus di San Macario quasi terminato». Ci sono poi i 600mila euro stanziati a fine anno grazie a nuove norme nazionali, che andranno (tra le altre spese) per 80mila euro in manutenzioni stradali, per 180 mila per edilizia scolastica, per «150mila euro per la fognatura via Petrarca che garantisce anche qualità dell’acqua visto che in quella zona è presente il pozzo che rifornisce Cascina Elisa».

Tra i nodi più problematici, il progetto di rinovo di via XXII Marzo, con la previsione di abbattimento dei tigli che – nel cuore dell’estate – ha provocato un’ampia mobilitazione: «In via XXII marzo i lavori stanno proseguendo, son ripresi a fine novembre, con una nuova viabilità che veniva incontro alle esigenze dei i commercianti». Nessun ripensamento? A novembre la commissione competente ha ri-dato il via libera e il sindaco tira dritto: «La decisione è presa e prevede la sostituzione dei tigli, aspettiamo la risposta dalla Regione sulla monumentalita dei Tigli. In ogni caso prevederemo anche la ripiantumazione, lì e altrove, per compensare gli alberi persi»

Non solo opere pubbliche, però. Tarantino richiama anche il «passo in avanti fatto sulla informatizzazione», che passa dal nuovo sportello telematico unificato, ma anche dalle certificazioni anagrafiche online introdotte nella prima metà dell’anno: «due pilastri importanti nel rapporto amministrazione-cittadino, con l’assessore Moi stiamo pensando a un altro balzo in avanti in questo senso, che attueremo nel 2016»

Tarantino ha appunto ottenuto la rielezione per il secondo mandato, con un bis del 2010 (anche allora aveva vinto al primo turno). Il sindaco non torna a commentare i risultati elettorali, ma sottolinea una dinamica generale: «Le elezioni del 2015 hanno portato rinnovamento e ringiovanimento negli amministratori, parlo per tutti. C’è stato un gruppo numeroso di persone che, tra maggioranza e minoranze, si sono accostate alla politica e oggi s’impegnano: 14 commissioni sono tante ma hanno fatto accostare tante persone appassionate, un bene per la città. Più ricchezza e più confronto».

I mesi dopo le elezioni però sono stati anche periodo di grandi polemiche, in particolare sulla scelta di alcuni assessori (spesso nel mirino c’era Luca Macchi, ma anche il collega Vito Monti) e sui possibili conflitti d’interesse, con tanto di annunci di ricorsi. Solo polemica? Tarantino non usa toni accesi, ma ribadisce una posizione ferma: «Abbiamo ben valutato, anche con il segretario comunale, la posizione di tutti gli amministratori e in particolare di Macchi, non abbiamo dubbi che tutto ciò che è stato fatto è legittimo. Macchi ha come tutti delle incompatibilità potenziali, ma se non partecipa a discussione su urbanistica e non firma progetti che prevedano un rapporto con l’amministrazione comunale, non c’è illegittimità. Si tratta, per lui come per tutti, di evitare conflitti d’interesse legati a casi particolari».

Le previsioni per il 2016? «La coperta è sempre corta, ma è un motivo di speranza se si apre qualche spiraglio per poter spendere il tesoretto che Samarate ha. Il nuovo Pgt sta dando buoni frutti: nel 2015 le entrate da oneri di urbanizzazione (da cui dipende in parte la spesa comunale per investimenti, ndr) sono cresciute fino a 350mila euro, rispetto ai 125mila euro a cui si erano ridotte negli ultimi anni».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 30 Dicembre 2015
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