Palombella (Uilm): “Per noi il contratto viene prima della politica”

Il segretario nazionale della Uilm ha partecipato al diretto provinciale. «Con Landini non c'è nessun problema personale. La differenza per noi la fa sempre il merito»

Uilm

Taranto è famosa per l’acciaieria Ilva. Rocco Palombella, segretario nazionale  della Uilm, ha iniziato lì a fare il metalmeccanico e anche il sindacalista. Pure Antonio Massafra, segretario provinciale della Uil,  viene da Taranto ma lui i lavoratori li arringava dai ponteggi dei cantieri edìli. Entrambi sedevano al tavolo del direttivo dei metalmeccanici della Uil che si è tenuto nella Sala Montini del De Filippi di Varese.

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Un direttivo particolare perché si è svolto in concomitanza con lo sciopero indetto dai cugini della Fiom Cgil negli stabilimenti di  Agusta Westland e Alenia Aermacchi, le ammiraglie del gruppo Finmeccanica.  Palombella è abituato alle trasferte a queste latitudini, la più recente è stata questa primavera a Cassinetta dove venne chiamato a tenere un’infuocata assemblea alla Whirlpool prima della grande manifestazione per il salvataggio dello stabilimento di Caserta.

Non è un natale facile per il segretario nazionale della Uilm perché si trova impegnato su più  fronti complicati: il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e la trattativa con Finmeccanica, dove la sintonia soprattutto con la Fiom Cgil va a corrente alternata. «L’unità sindacale si fa su un progetto di contratto – ha detto Palombella -. Io a Landini lo dico sempre: tu che  contratto stai rinnovando? Il nostro o quello di sei anni fa? Noi della Uil siamo gli unici a rinnovare i contratti, perché siamo diversi dagli altri».

È la contrattazione il perno su cui ruota tutta la dialettica del segretario della Uilm, dalla strategia alla pianificazione interna della categoria, tutto passa da una sola vocazione: fare contratti. «L’azienda non è un mio nemico – ha continuato il segretario nazionale dei metalmeccanici – e quindi io non devo abbatterla, sarebbe stupido, devo invece condizionarla, come abbiamo fatto con Whirlpool. Lo strumento contrattuale è il presupposto per la difesa del lavoratore e quindi il contratto collettivo nazionale è l’obiettivo principale. E noi dobbiamo portarlo a casa con Fim e Fiom. Con Landini non c’è un problema sul piano personale, anzi. La differenza per noi la fa sempre il merito».

Il ruolo della rappresentanza è un tema ricorrente nei direttivi  dei metalmeccanici e non solo e mai disgiunto da quello dell’autonomia rispetto alla politica. «Un tempo i sindacati erano riconosciuti dal sistema a prescindere dalla loro appartenenza – ha concluso Palombella -. Il legame con i partiti non ti rende libero e noi non giudichiamo i governi sul l’ideologia ma su ciò che fanno e Renzi è un furbo che fa riforme illiberali. Ma non ci lasciamo impressionare perché la Uilm è il sindacato che ama le sfide impossibili».

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Pubblicato il 17 Dicembre 2015
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