Truffe agli anziani, il decalogo dei carabinieri di Legnano

Lo stanno presentando nei vari comuni di competenza della compagnia in una serie di incontri pubblici. Appuntamento a Casorezzo mercoledì alle 21

truffa

Si è tenuta oggi presso il Centro Anziani di Casorezzo la Conferenza dal tema “Le truffe agli anziani” tenuta dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Legnano, Cap. Francesco Cantarella. Alla conferenza, che ha visto un notevole afflusso di persone, ha preso parte anche il Sindaco del Comune nonché il Comandante della Polizia Locale.

Sono stati elencati degli esempi di truffe e poi sono stati snocciolati tutti i consigli contenuti in un vademecum edito dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano. L’iniziativa verrà ripetuta domani sera, mercoledì 2 dicembre, alle 21 presso il Comune di Busto Garolfo negli altri comuni della giurisdizione della Compagnia legnanese.
Di seguito i consigli “anti-truffa”:

Vademecum per la prevenzione di truffe
agli anziani da parte di sedicenti Carabinieri

Quando ti trovi in casa:
– se non sei sicuro dell’identità di coloro che si presentano quali appartenenti alle Forze di polizia, contatta il numero unico di emergenza 112 o la Stazione Carabinieri più vicina;
– non aprire agli sconosciuti. Tutte le aziende (luce, gas, telefonia, ASL) preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. In assenza di appuntamenti non aprire a nessun incaricato. Quando rientri a casa stai attento che nessuno ti segua, chiudi la porta e non lasciare la chiave nella serratura;
– non far entrare in casa persone che dicono di essere state mandate dall’amministratore, dal vicino, da un parente, dalla banca per problemi di varia natura (infiltrazioni, controllo banconote, ecc…);
– durante gli interventi manutentivi (idraulico, elettricista) fai in modo che ci sia una persona di fiducia che ti aiuti;
– non mandare i bambini ad aprire la porta;
– se utilizzi internet, diffida di chiunque ti chieda le tue credenziali e informazioni personali (ad es. per sbloccare il bancomat, per verificare se abbiano impropriamente utilizzato il tuo conto corrente, ecc…). Non comunicare mai i tuoi dati bancari.

I truffatori:
– possono essere uomini o donne, anche anziani;
– se operano in borghese, generalmente vestono in maniera elegante. Se indossano delle finte divise, presentano incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. In entrambi i casi, possono esibire finti tesserini di riconoscimento e portare guanti;
– di norma, usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere fini parlatori, si mostrano colti ed esperti nei campi di loro interesse e, spesso, cercano di disorientare la vittima con fiumi di parole;
– potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono, con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti, mogli o altri parenti;
– possono operare da soli, ma più spesso con uno o più complici per dividersi i compiti. Chi interviene per offrire “aiuto” alla vittima può essere infatti un loro complice.

Ricorda che:
– le Forze dell’ordine operano di norma in coppia, in divisa e in vetture di servizio, mentre agiscono in borghese soltanto in determinate zone e per specifiche operazioni;
– i Carabinieri e la Polizia di Stato possono svolgere servizio di vigilanza e prevenzione anche a piedi, come nel caso dei “poliziotti o dei carabinieri di quartiere”. Prima di decidere se aprire o meno la porta di casa a chi si presenta come rappresentante delle Forze dell’ordine, è opportuno:
· capire bene il motivo della visita;
· controllare con cura il tesserino di riconoscimento;
· osservare, per quanto possibile, i particolari della divisa e degli accessori (i Carabinieri non si presentano mai con felpe o pettorine, come successo in recenti casi di truffe, ma indossano sempre la classica uniforme, in perfetto stile militare);
– eventuali malintenzionati potrebbero utilizzare alcune scuse per entrare all’interno dell’abitazione, ad esempio per:
· controllare che l’appartamento non sia stato visitato dai ladri, come successo in case vicine;
· ricercare eventuali ladri che si aggirino nelle vicinanze o perché visti entrare nell’androne;
· verificare le banconote tenute in casa o prelevate in banca.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Dicembre 2015
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