Vandali devastano il presepe di Cittiglio

Venerdì notte ignoti sono entrati in azione e hanno rubato oltre 250 statuine e distrutto la struttura. Per quest'anno non si farà più nulla

Distrutto il presepe di Cittiglio

Un presepe in un lavatoio. Grande, curato nei minimi dettagli da padre e figlio, i quali da settimane lavoravano a quello che sarebbe stato un punto d’orgoglio per tutti gli abitanti di Cittiglio e il luogo di ritrovo dopo la messa di Natale.

Galleria fotografica

Vandali distruggono il presepe di Cittiglio 4 di 13

E invece, prima ancora che fosse terminato, qualcuno ha deciso di spaccare tutto e rubare le statuine.

Lo scrivono sulla pagina Facebook Sei di Cittiglio se, ma ce lo segnala anche un lettore che ci manda un messaggio dal quale trapela amarezza e scoramento: “Volevo informarvi che a Cittiglio, zona Fracce nei pressi del lavatoio, venerdì sera hanno rubato le statue e rotto tutto il presepe. Sabato pomeriggio è stato smontato e recuperato quel che è rimasto.
Il presepe era stato allestito da Renato Valenti con l’aiuto del figlio Vito. Era in preparazione da due settimane: c’erano statue in movimento, tutto trainato da cavi sottili. Ne facevano parte ben 290 statuine e doveva essere inaugurato sabato prossimo. Giovedì sera è stato acceso per provare l’impianto di illuminazione ma venerdì in tarda notte hanno rubato le statue, strappato i cavi e rotto tutti i recinti e le casette: sono rimaste una trentina di statue e sei motori per l’illuminazione. Abbiamo avvisato  i vigili del Medio Verbano e poi abbiamo proceduto a smontare tutto, lasciando un lavatoio spoglio”.

Chi ha rubato le statue, moltissime a quanto pare, ha voluto però fare di più: distruggere tutto, in modo che il presepe non potesse più restare dove si trovava. Un gesto che non ha giustificazioni.

Quest’anno il lavatoio resterà senza presepe. L’anno prossimo, si vedrà

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 13 Dicembre 2015
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Vandali distruggono il presepe di Cittiglio 4 di 13

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da Felice

    La generazione cresciuta con lo smartphone a 8 anni, a 12 la moto e a 18 e 1 gg la macchina purtroppo molto spesso quando si annoia è vittima della propria nullità cerebrale. L’unico modo che hanno per far passare il loro inutile tempo vissuto su questo pianeta è spaccare, distruggere, vandalizzare quando va bene. Il salto di qualità della loro noia (il livello superiore per dirla alla videogame) è aggredire e rapinare.

    Quando i genitori di tal siffatta generazione è ad un livello di ignoranza base allora solitamente i danni sono solo contro il patrimonio. Se anche padre e madre sono delinquenti patentati allora il figlio ne trae maggiore ispirazione e i danni possono offendere anche le persone.

    Ovviamente contro queste nullità andrebbe usato il pugno di ferro, che non vuol dire sovra-punire, ma semplicemente punire con equità e fermezza.

    Se minorenni i genitori non dovrebbero avere nemmeno voce in capitolo (che volete che faccia la madre di un tale delinquente se non difenderlo?).
    Per un momento andrebbe messa da parte la proverbiale carità e perdono cristiano e ci dovremmo comportare da cittadini. Rompi? allora paghi.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.