I Magi a cavallo arrivano in Basilica

La comunità pastorale propone per la prima volta un momento particolare per festeggiare l'Epifania

Epifania corte magi Gallarate

I tre Magi arrivano in Basilica a Gallarate, con i cavalli e il loro seguito: per la prima volta quest’anno la comunità pastorale San Cristoforo (che riunisce le parrocchie cittadine del centro, di Cedrate, Sciarè e Ronchi) proporrà – mercoledì 6 gennaio alle 16 – un momento per celebrare in modo particolare l’Epifania, che è una delle festività maggiori per le Chiese cristiane (nella chiesa cattolica coincide con l’annuncio della Pasqua, che è la festività più importanti dell’anno liturgico).

Il corteo dei magi è stato pensato come momento di preghiera, che fosse anche richiamo per i più piccoli (un evento simile è tradizione a Legnano). «La preghiera è nata inizialmente come momento per i bambini più piccoli, ma è diventata poi una occasione per tutta la comunità pastorale, non solo per le famiglie con bambini» spiega una delle persone che hanno organizzato il corteo, che coinvolge le quattro parrocchie. «Partiremo dal Teatro delle Arti, dove ci sarà una preghiera accompagnate dalle parole dei Magi che conducono a Gesù seguendo la stella: i Magi porteranno i doni a Gesù Bambino in basilica. Qui ci sarà una preghiera breve, ma ricca di gesti e di momenti». Ci sarà un vero corteo dei magi preparato nei giorni scorsi dalle parrocchie e i re arriveranno anche portando tre cavalli, a simboleggiare il lungo viaggio da Oriente. «I bambini hanno preparato anche una stella e una pergamena, da portare al Bambino». Il “bacio al Bambino” è infatti uno dei momenti tradizionali della celebrazione di Epifania.

I “re magi” sono tradizionalmente raffigurati in numero di tre (in analogia con i tre doni portati: oro, incenso e mirra) e spesso a cavallo di cammelli, di solito in viaggio soli e senza accompagnatori. Le informazioni riportate dal  Vangelo di Matteo sono piuttosto scarne: si parla di “magi venuti da Oriente” e il termine  greco “magoi” usato era riferito di solito a sacerdoti zoroastriani (religione praticata nell’antica Persia, ancora oggi in India, in Pakistan, in Iran e parte della Turchia orientale, in passato anche in Armenia e Asia Centrale). Il passo è letto come un riconoscimento del vero Dio da parte di altre religioni e monoteismi, di popoli lontani e al di fuori del popolo ebraico. Altri vangeli apocrifi si dilungano in molti dettagli, addirittura il “Vangelo armeno” parla di un corteo di migliaia di cavalieri al seguito, come gesto di omaggio a Gesù Bambino, e racconta il rientro dei magi nella loro terra. Nella tradizione occidentale, i Magi sono tre re e uno è rappresentato spesso come un re dalla pelle scura, a simboleggiare che Gesù viene per tutti i popoli: anche a Gallarate, nel corteo, ci sarà un re magio nero, un parrocchiano di origine africana.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Gennaio 2016
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