La matematica si studia in lingua inglese
Inglese, matematica e informatica: dieci scuole primarie sperimentano una didattica innovativa
Dieci istituti comprensivi in rete per un progetto di insegnamento della matematica in lingua inglese e con l’utilizzo delle nuove tecnologie.
La metodologia CLIL, acronimo di Content and Language Integrated Learning, vale a dire apprendimento di contenuti disciplinari in lingua straniera, risponde alle richieste di utilizzo delle forme di didattica innovativa, di cui il mondo della scuola si avvale per migliorare gli apprendimenti degli studenti.
Ed è così che dieci scuole della provincia, con capofila l’Istituto comprensivo di Cunardo, si sono messe in rete, hanno partecipato ad un bando europeo ed ottenuto il finanziamento per avviare, in due classi pilota di primaria e secondaria di primo grado per ciascuna scuola coinvolta, specifici moduli di insegnamento della matematica con riferimento ad alcuni aspetti della “matematica di Singapore” in lingua inglese e con l’ausilio delle tecnologie informatiche.
Trenta docenti in tutto saranno dunque impegnati nella formazione ed autoformazione, iniziata lunedi 25 gennaio presso l’IC di Gavirate e con il supporto in videoconferenza dall’università di Cambridge di Kay Bentley, esperta di livello europeo della metodologia CLIL.
In due classi delle scuole in rete verranno svolti 10 moduli didattici che prevedono potenziamento del lessico fondamentale della lingua inglese in matematica, attività laboratori ali di apprendimento cooperativo della matematica, produzione con gli studenti di materiale didattico e verifica del progetto. Verrà inoltre predisposto un sito apposito per la messa a disposizione delle esperienze e del materiale prodotto, così che il progetto possa essere spunto di opportunità didattica per tutti i docenti interessati.
Le dieci scuole in rete sono gli Istituti comprensivi di Cunardo, Gavirate, Arcisate, Germignaga, Gazzada, Mesenzana, Ponte Tresa, Porto Ceresio, Varese 1 e Viggiù.
« L’opportunità di lavorare in rete rappresenta una grande risorsa per le scuole – spiega la dirigente del comprensivo capofila Luisa Oprandi – nel momento in cui si mettono in comune le professionalità docenti, le idee, i progetti e gli strumenti. Nel caso della rete CLIL abbiamo scelto di compiere assieme un importante passo in direzione del potenziamento di discipline non linguistiche in inglese, coinvolgendo docenti e studenti in percorsi innovativi sia sul piano metodologico-didattico sia su quello dell’orizzonte europeo verso il quale le nostre scuole si indirizzano».
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