La vedova di Uslenghi è troppo giovane, pensione decurtata

Egle Mela ha 32 anni in meno dell'ex borgomastro leghista morto nel 2013: è stata beffata dalla legge 'antibadanti' voluta dal governo Berlusconi. "Mi rivolgo a Salvini"

Egle Mela Domenico Uslenghi

Ha vissuto con il marito per otto anni, ma adesso non ha pienamente diritto alla pensione di reversibilità, perché la differenza di età tra loro era superiore ai 20 anni. Egle Mela è la vedova di Domenico Uslenghi, l’ex “borgomastro” di Cassano Magnago, e oggi lancia una petizione su change.org rivolta a Matteo Salvini, perché l’aiuti a modificare la legge “antibadanti”, che prevede decurtazioni delle pensioni di reversibilità per le vedove troppo giovani.

Ma andiamo per gradi: la Legge è stata approvata nel 2011, governo Berlusconi, ministro Tremonti, proposta che veniva dalle file della Lega Nord. Obbiettivo: introdurre meccanismi che arginassero il fenomeno (3000 casi l’anno, azzarda la Cisl) dei matrimoni di convenienza tra giovani spose e anziani che avevano versato contributi per una vita. È stata ribattezzata “legge antibadanti”, perché puntava a colpire  le badanti accusate di conquistare – per obbiettivi economici – il cuore o la fiducia di anziani. Dal 1° gennaio del 2012 (o, meglio, a partire dalle pensioni che sono state liquidate per la prima volta da quella data), l’importo della pensione di reversibilità viene decurtato in percentuale sulla base degli anni di matrimonio. La legge si applica a chi aveva contratto il matrimonio in cui uno dei due coniugi aveva un’età superiore ai 70 anni e in cui la differenza di età con il coniuge superstite era superiore ai 20 anni.

E questa è appunto la situazione in cui si trova Egle Mela. Che ha vissuto per anni con l’ex sindaco leghista di Cassano Magnago, il “borgomastro” che ha governato per dieci anni (dal 1993 al 2002) e che è rimasto un forte punto di riferimento nella cittadina: «Noi eravamo insieme ufficialmente dal luglio 2005, quando siamo andati a vivere nella casa di piazza Libertà: lui aveva 67 anni, io ne avevo 35 anni» racconta la vedova.  Il matrimonio era arrivato nel 2010, dopo il divorzio di Uslenghi dalla seconda moglie: «Lo conoscevo da anni, avevamo una simpatia, di certo non mi sono sposata per interesse, il nostro è stato un matrimonio vero. Abbiamo vissuto insieme a lungo: dopo qualche anno è stato riconosciuto il divorzio, ci siamo sposati nel 2010».

Nel giugno 2013 Uslenghi, che da qualche anno aveva salute malferma dopo l’infarto che lo aveva colpito in Consiglio regionale, morì, non prima di un’ultima intensa campagna elettorale (che coinvolse la stessa Egle Mela). La vedova, però, non ha avuto pieno riconoscimento: «Ho diritto solo al 18% della pensione di reversibilità, perché il nostro matrimonio è durato tre anni» denuncia la donna. «Io non ero la sua badante, non sono mai stata la badante di nessuno: mio marito era una persona attiva e ha pagato contributi regolarmente. A cosa servono i suoi contributi? A pagare altri che non hanno diritto?». In più Egle Mela contesta anche la presunta retroattività della norma, visto che il matrimonio è stato celebrato ben prima dell’entrata in vigore della legge.

E perché si rivolge a Matteo Salvini? Perché la norma “antibadanti” fu una iniziativa e un cavallo di battaglia della Lega Nord, anche perché il settore dell’assistenza agli anziani è dominato dalle badanti straniere. «Mi dicono che l’hanno votato tutti, in Parlamento. Vero, ma la proposta veniva dalla Lega Nord, firmata da Matteo Bragantini» contesta Egle Mela. Ecco perché ora bussa prima di tutto alla porta di Salvini: «Ci sono badanti straniere che prendono la reversibilità competa dallo Stato italiano, in alcuni casi anche sulla base di un accordo dichiarato. Solo io devo rimetterci? A Salvini ho scritto più volte, ma non mi ha risposto».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 18 Gennaio 2016
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