Moretti cacciato, Varese scialba: Milano domina il derby

Una brutta Openjobmetis cede nettamente in casa con l'EA7 (64-86), ma non mancano le polemiche per l'espulsione dell'allenatore biancorosso che si scontra con Repesa. Biancorossi disastrosi in attacco

Openjobmetis Varese - EA7 Milano 64-86

Veleni, accuse, proteste, subbuglio. Gli ingredienti per il derby di basket tra Varese e Milano c’erano tutti tranne uno, la Openjobmetis. I biancorossi, salvo un tratto a inizio partita, non sono mai stati in gara contro la capolista Olimpia e il risultato finale ha premiato con merito la corazzata EA7, capace di trovare gli uomini chiave (in Jenkins e Simon) nonostante le assenze e di mettere presto le mani sul match (64-86) dominato per larghi tratti.

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Openjobmetis Varese – EA7 Milano 64-86 4 di 22

Un incontro però segnato da quanto avvenuto dopo la metà del secondo periodo: in quel momento Moretti ha preso un fallo tecnico e poco dopo è stato espulso per proteste. Ma prima di lasciare il campo il coach ha affrontato faccia a faccia, occhi negli occhi, il rivale Jasmin Repesa, vero motivo del contendere: duello da “mezzogiorno di fuoco”, prima dell’uscita dal parquet dell’allenatore varesino che nel dopo gara ha lanciato accuse precise. Al collega («Mi ha detto cose indicibili: non deve permettersi di dirmi cosa devo fare in panchina») e al trio in grigio che non ha certo brillato nella circostanza («Mi hanno chiesto di rispettare le decisioni, ma loro non hanno rispettato né me né Varese»).

Quel che però va aggiunto, è che sul campo l’EA7 ha legittimato presto la vittoria, braccando Wayns con Lafayette, attaccando bene zona e uomo, approfittando di una Openjobmetis che in attacco ha sparato a vuoto in particolare da tre punti (4/25), soluzione di solito affidabile per Kangur e compagni. Insomma, Milano – con un Jenkins da 31 punti -ha dimostrato di valere le parti altissime della Serie A e di avere due marce in più dei biancorossi di casa, per cui il livello attuale è quello della mediobassa classifica; e in questo senso Moretti dovrà avere un supporto dal mercato visto che Galloway (8 perse, i fischi del pubblico e un litigio con Kangur) non può restare a lungo qui. Non che i compagni stavolta abbiano brillato, ma la guardia è chiaramente il tassello più traballante dell’intero mosaico.

Tra l’altro, il nervosismo scaturito a Masnago dopo l’espulsione di Moretti ha creato problemi anche sugli spalti. Gran parte del pubblico ha accusato Milano e contestato la formazione ospite, ma a ciò hanno reagito gli ultras varesini gemellati con quelli dell’Olimpia. Ne è nato qualche litigio che per fortuna non è degenerato, ma l’ambiente ne ha risentito. Inoltre, ma in una situazione indipendente da ciò, un tifoso della Curva Nord è caduto dalla balaustra prima dell’intervallo ed è stato soccorso dagli uomini del 118.

COLPO D’OCCHIO – Aria da derby vero a Masnago dove quota 4mila è superata di slancio e dove gli spalti regalano una cornice degna all’importanza dell’appuntamento. C’è una coreaografia in Curva Nord con i trofei vinti in 70 anni di storia biancorossa, ci sono tanti applausi e tante aspettative per gli uomini di Moretti. Molto pochi invece i sostenitori milanesi che contestano Proli e Portaluppi (contenti loro).

PALLA A DUE – Rispetto alle attese della vigilia, Milano schiera Barac e non McLean, fermatosi per un risentimento muscolare. Tante le assenze dai due lati: Moretti è senza i due italiani principali, Cavaliero e Campani, e rimette il contestato Galloway in quintetto; Repesa invece è senza capitan Gentile e attende l’arrivo dei nuovi acquisti Batiste e Kalneitis.

Openjobmetis Varese - EA7 Milano 64-86

LA PARTITA – Varese ha un’unica occasione di prendere l’inerzia della partita ma non la sfrutta: è il primo quarto quando due guizzi proprio di Galloway e un contropiede di Kangur valgono il 10-4 contro una Milano imballata. Ma la squadra di Moretti smette subito di fare canestro e per gli ospiti è facile rimettersi subito in carreggiata (12-13 al 10′).
Il match esplode nel secondo quarto: i problemi in attacco dei padroni di casa persistono e dopo alcuni minuti arriva il fattaccio già raccontato: Moretti sanzionato e poi espulso, faccia a faccia da brividi con Repesa, pubblico furibondo e spaccato al suo interno. Tra tiri liberi e cesti da lontano l’Olimpia scappa, trascinata da Jenkins: alla pausa lunga la contesa pare già chiusa (22-40).

Al rientro Varese, condotta dal vice Vanoncini, non riesce mai a cambiare l’inerzia e quando si schiera a zona viene trafitta a ripetizione. Simon affianca Jenkins in attacco mentre la Openjobmetis va a sbattere di continuo pur trovando le prime triple della giornata: dopo mezz’ora Varese ha all’attivo appena 36 punti contro i 61 avversari.

IL FINALE – Ultimi 10′ senza storia, con Varese che trova almeno il modo di rendere con Davies e Kangur un pizzico meno amaro il passivo finale dopo aver toccato anche il -30. C’è spazio anche per qualche giovane su entrambe le sponde, cosa che permette al varesino De Vita di segnare i primi punti della carriera in Serie A. Ma forse sarà l’unico a ricordarsi a lungo di una partita che in casa Openjobmetis va dimenticata e metabolizzata al più presto.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Gennaio 2016
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