Paratie del Lungolago di Como: indagati due sindaci

La Guardia di finanza di Como ha "eseguito atti di polizia giudiziaria" relativi agli appalti per la costruzione delle paratie. Tra gli indagati anche il sindaco Lucini e l'ex sindaco Bruni

muro lungolago como

La Guardia di finanza di Como ha “eseguito atti di polizia giudiziaria” come perquisizioni e acquisizioni di documenti relativi agli appalti per la costruzione delle paratie di contenimento del lungolago di Como.

Le perquisizioni hanno riguardato gli uffici del comune, l’attuale sindaco di Como Mario Lucini,  l’ex sindaco Stefano Bruni, l’ex dirigente del settore pianificazione territoriale, il responsabile di progettazione della  SACAIM, gli attuali  dirigenti del settore Edilizia Pubblica, reti tecnologiche e strade, il procuratore delelgato dell’azienda appaltatrice e il capocantiere e il direttore lavori.

La Procura della Repubblica procede per i reati di illecita turbativa, con riferimento in particolare al conferimento di un incarico di progettazione di una terza perizia di variante, ritenuta inammissibile dall’autorità nazionale anticorruzione, per la quale scecondo ciò che richiede la procura “Si è proceduto all’artificioso frazionamento degli incarichi in violazione della normativa sui contratti pubblici” e al procedimento amministrativo relativo al bando di gara.

«Noi non abbiamo alcuna responsabilità, perché la stazione appaltante e tutte le iniziative sono state prese dal Comune di Como –  ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei giornalisti, che chiedevano un suo commento alla notizia delle perquisizioni del Nucleo di Polizia tributaria di Como per gli appalti relativi alla costruzione delle paratie di contenimento del lungolago di Como – Vediamo la prosecuzione di queste indagini a cosa porterà. Noi abbiamo solo messo a disposizione le risorse».

«Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura e ci auguriamo si faccia chiarezza quanto prima sull’indagine in corso – ha dichiarato il segretario e consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri in merito all’indagine –  Esprimiamo piena solidarietà nei confronti del sindaco Mario Lucini e siamo certi della bontà dell’operato della sua amministrazione che si è trovata a risolvere una situazione complicata ereditata dalla precedente Giunta di centrodestra».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2016
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