“Ragazzi fate una scelta che non vi spaventi”

Il professor Michele Puglisi del centro di ricerca CARED della Liuc dà alcuni consigli ai giovani che stanno affrontando la scelta delle superiori

michele puglisi

Che scuola scegliere? cosa farò nella vita? Sono le domande che si stanno ponendo alunni di terza media e genitori. Dal 22 gennaio, dovranno inviare al Ministero la propria domanda di iscrizioni all’istituto superiore. Tante sono le proposte, di livelli differenti con prospettive e potenzialità diversificate.

Il professor Michele Puglisi , direttore del Centro per la Ricerca Educativo – Didattica e l’Aggiornamento della LIUC – Università Cattaneo, con una lunga esperienza anche nella scuola, cerca di fare chiarezza tra i diversi punti da considerare: « Innanzitutto, favorite la motivazione perché è il lievito di ogni successo. Fate una scelta che premi il vostro interesse e non quella che vi eviti paure e timori. Non scegliete un percorso perché non vi piace la matematica piuttosto che l’italiano. Siate positivi e propositivi».

Il suggerimento del professor Puglisi vuole restituire importanza alla visione futura: « Le previsioni di vita della nostra società si aggirano attorno al secolo, oramai. Come si può pretendere che un quattordicenne individui ora chi sarà per i prossimi 80 o 90 anni? Quale lavoro farà fino alla pensione che, se tutto andrà bene, raggiungerà a 75 anni?. Oggi come oggi, anche le previsioni future di un’azienda si limitano a qualche mese. Ci si muove concentrati sul presente ma pronti ad affrontare il futuro».

La migliore scuola, quindi, sarà quella che farà scattare la scintilla dell’entusiasmo, che instillerà la sete di sapere che non si esaudirà mai: « Il miglior insegnante e la migliore scuola lavorano per rendersi inutili».

Su un punto, però, il professor Puglisi invita a riflettere: « I nostri ragazzi sono spesso spaventati, intimoriti da un futuro sempre dipinto come nero e difficile. Per questo occorre lavorare perchè cresca in loro l’entusiasmo e la voglia di fare. Magari concentrarsi meno sulle conoscenze ma potenziare quello spirito critico che permetterà di affrontare ogni situazione. Ciò che serve oggi in un’azienda, domani potrebbe non essere più utile. L’importante, però, è avere le capacità di gestire ogni situazione, sapersi porre ed entrare in relazione con gli altri ».

Nulla di strano, quindi, se voi ragazzi avete desideri che arrivano solo alla prossima estate. È tutto normale, ma preparatevi a voler essere curiosi.

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Pubblicato il 21 Gennaio 2016
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