Scapolan scrive a Delrio: “Coraggio, diamo una svolta a Malpensa”

L'appello del presidente della Camera di Commercio. «Qualsiasi decisione pro-Linate non sarebbe infatti il frutto di una scelta che tenga conto del mercato dei voli internazionali»

Volti a Varese

Renato Scapolan, presidente della Camera di Commercio di Varese, scrive una lettera aperta al ministro per le Infrastrutture Delrio circa la possibilità di un rilancio dell’aeroporto di Mapensa dopo la bocciatura del Decreto Lupi da parte della Ue.

___________________________

 

Illustre Signor Ministro Delrio,

Varese e il suo sistema economico non credono più alle favole! Sulla questione Malpensa sono state spese troppe parole e troppe promesse: quante volte abbiamo sentito dai decisori politici termini ed espressioni quali urgenza, responsabilità, necessità di risolvere problemi da troppo tempo irrisolti? Mai però abbiamo visto concretizzarsi nella realtà dei fatti questi impegni.

Ora siamo giunti all’ennesimo momento di un possibile cambiamento di rotta.

La bocciatura da parte dell’Unione Europea del decreto Lupi per un verso rappresenta la conferma di come avessimo visto giusto contestando come Camera di Commercio e associazioni di categoria la correttezza del provvedimento governativo sin dall’ottobre 2014, all’atto della sua emanazione.

Per un altro verso, però, offre anche un’opportunità. Azzerando la situazione a prima dello stesso decreto Lupi e chiamando il Governo a una nuova regolamentazione, si aprono scenari interessanti. 

La mossa adesso spetta a Lei, Signor Ministro: come Camera di Commercio, le chiediamo con forza e determinazione che si giunga finalmente al momento della svolta. Una svolta che, ribadiamo qui le nostre parole dell’ottobre 2014, sarebbe rappresentata dall’adozione di provvedimenti concreti, in grado di favorire realmente la crescita di Malpensa.

Non si citi più la scusa dei collegamenti infrastrutturali: Malpensa ora è raggiungibile dai principali centri urbani come, se non di più, i principali scali europei di portata analoga. E ancora di più lo sarà quando verranno completate opere strategiche come Pedemontana, ferrovia Lugano-Malpensa – attraverso quel collegamento Arcisate-Stabio che lei ben conosce! – e alta velocità ferroviaria.

Come territorio, non vogliamo certo agevolazioni. Nessun regalo ci sia devoluto! Non vogliamo però – e lo gridiamo con la voce di una provincia capace di garantire al nostro Paese un saldo attivo nella bilancia commerciale vicino ai 4 miliardi di euro annui – che ancora una volta ci siano spezzate le gambe.

Le ricordo che, secondo l’Ufficio Studi della nostra Camera di Commercio, sono oltre 12mila i lavoratori impiegati nelle attività connesse al traffico aeroportuale; 85mila se allarghiamo il tiro ai tredici Comuni dell’Area Malpensa. Il de-hubbing 2008 ci è già costato una perdita di ricchezza di oltre 3,5 miliardi di euro!

Quel de-hubbing di Alitalia aveva infatti generato una perdita di oltre il 30% del traffico. Una scelta infausta pro-Fiumicino, un vero e proprio “regalo” della ex compagnia di bandiera a una cordata di imprenditori che, dopo cinque anni, ha restituito il giocattolo in condizioni peggiori di quando l’aveva ricevuto!

In tutto questo, s’inserisce il ruolo del gestore dello scalo. Sea ha dimostrato di saper reagire anche di fronte alle difficoltà più marcate: dopo lo sciagurato de-hubbing di Alitalia ha garantito l’operatività di Malpensa andando a caccia di nuovi operatori tanto da riportare l’indice di accessibilità intercontinentale a livelli ante 2008.

Pensi, Signor Ministro, a che cosa potrebbe essere il nostro aeroporto se fosse messo nelle condizioni di agire così come il mercato richiede… e quale beneficio potrebbe trarne l’economia nazionale…

Sin dall’ottobre 2014, commentando il decreto Lupi, parlavamo della necessità degli accordi bilaterali per nuove rotte intercontinentali. Oggi lo ripetiamo anche a Lei, Signor Ministro. Così, come ribadiamo l’esigenza di snellire, per i vettori stranieri che vogliano investire sul nostro aeroporto, le procedure relative ai diritti di “quinta libertà”, la possibilità cioè di imbarcare passeggeri e merci sugli aerei che fanno scalo a Malpensa.

Nessuno si azzardi a cogliere l’occasione di poter riscrivere il decreto Lupi penalizzando ulteriormente Malpensa a favore di Linate!

Qualsiasi decisione pro-Linate non sarebbe infatti il frutto di una scelta che tenga conto del mercato dei voli internazionali.

Ci rifiutiamo di pensare che possano – ancora una volta – prevalere elementi che puntino alla ricerca di un facile consenso o al perseguimento di finalità di cortissimo respiro.

Signor Ministro, la Camera di Commercio la invita a una scelta di coraggio: Malpensa e il Sistema Italia se lo meritano.

Renato Scapolan Presidente della Camera di Commercio di Varese

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 13 Gennaio 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.