“Via dalle biblioteche pubbliche i libri dell’ideologia gender”

Una mozione protocollata in Provincia a firma Lega e Forza Italia. “Garantire un'educazione naturale e tradizionale dei nostri bambini e ragazzi”

villa recalcati foto

I gruppi di a Lega e Forza Italia in Provincia dichiarano guerra alla cosiddetta “ideologia gender .

E lo fanno entrando a gamba tesa nel dibattito che in questi giorni sta appassionando il Paese sul tema delle unioni civili e alla vigilia della manifestazione #svegliatitalia che si terrà domani, sabato 23 gennaio, anche a Varese.

I toni della mozione presentata questa mattina, venerdì 22 in Provincia sono contenuti in una nota e sono i seguenti: «Nel nostro Mondo contemporaneo un nuovo Orco si aggira, spesso travestito in modo subdolo con un mantello arcobaleno, dalla faccia gentile, proprio come l’Omino con il carretto che nel Pinocchio di Collodi portava i bambini ignari verso il Paese dei Balocchi, per poi trasformarli in asini e poterli usare a piacimento, svelando infine il suo vero volto da Demonio sfruttatore» così ha inizio la mozione protocollata questa mattina dai gruppi consigliari Lega Nord-Lega Lombarda e Liberi per la Provincia riferita all’ideologia “gender”. 

«Secondo l’ideologia gender» dice Giuseppe Longhin capogruppo Lega Nord – Lega Lombarda «essere maschio o femmina è frutto di una scelta, non di una condizione biologica naturale” e la famiglia è vista come un bastione che perpetua gli stereotipi, i valori tradizionali, la solidarietà del gruppo, il prestigio dell’autorità e come tale deve essere sottoposta all’azione decisa dei sedicenti “riformatori sociali”. Questo nuovo pensiero mira proprio ad indebolire l’istituto familiare e quindi lo sviluppo sano di ogni bambino. Secondo noi un presunto falso diritto di alcuni adulti non può infrangere un vero diritto di ogni bambino».

«L’ideologia “gender” ha ovviamente svariati ambiti di diffusione» continua Longhin «dai più palesi ai più nascosti. Con questa mozione vogliamo evidenziare in particolare un aspetto, che riguarda proprio i nostri bambini, ed anche i nostri ragazzi, la loro educazione e la presenza nelle biblioteche dei Comuni, di libri per bambini e per ragazzi che propagandano l’ideologia “gender”».

«La Provincia» spiega Piero Galparoli capogruppo di “Liberi per la Provincia” «ha un ruolo importante di coordinamento e programmazione, nell’ambito dei sistemi bibliotecari locali e delle biblioteche di enti locali, delegato dalla Regione Lombardia con la legge regionale n.81 del 14 dicembre 1985 e pertanto chiediamo al consiglio provinciale di effettuare una approfondita indagine al fine di verificare l’esistenza nel catalogo dei sistemi bibliotecari locali e delle biblioteche di enti locali di libri per bambini e ragazzi che propagandano l’ideologia “gender” e attivare le opportune iniziative di coordinamento al fine di ritirarli tempestivamente dal servizio di prestito per bambini e ragazzi per garantire un’educazione naturale e tradizionale dei nostri bambini e ragazzi non deviata artificialmente con mezzi subdoli quanto indegni di un servizio pubblico».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Gennaio 2016
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da fabrizio.ammollo

    Invece di pensare ai reali problemi si danno alla caccia alle streghe…

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