A Rescaldina il Piano di Governo del Territorio è partecipativo

Da martedì 9 febbraio al via il confronto con la comunità locale per condividere bisogni e idee sul presente e il futuro di Rescaldina

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Martedì 9 febbraio, alle ore 20.45, presso l’Auditorium di via Matteotti 6, prenderà il via il processo partecipativo promosso dal Comune di Rescaldina nell’ambito della revisione del Piano di Governo del Territorio (PGT). Un’occasione di confronto con la comunità locale per condividere bisogni e idee sul presente e il futuro di Rescaldina.

Il Piano di Governo del Territorio è uno strumento di pianificazione urbanistica a livello comunale finalizzato a definire l’assetto di tutto il territorio e a governare le trasformazioni che avverranno nei prossimi anni nel territorio di Rescaldina.

L’appuntamento di martedì, che ha l’obiettivo di illustrare gli obiettivi del PGT e di condividere i contenuti e le modalità del percorso partecipato, inaugurerà una serie di incontri che, attraverso laboratori con bambini e ragazzi, tavoli di lavoro e serate di confronto, porteranno, nell’ottobre prossimo, alla presentazione e valutazione di un documento di piano condiviso.

“La nostra è una sfida, forse la più difficile, tra tutte quelle che abbiamo messo in campo per favorire la partecipazione dei cittadini” afferma il Sindaco Michele Cattaneo che continua “il PGT è un ambito che è sempre stato riservato ai tecnici che spesso curano solo interessi particolari. Il PGT invece disegna il futuro e la visione di un paese e quindi è giusto che sia il risultato del coinvolgimento del maggior numero possibile di cittadini che devono essere convinti di poter avere davvero voce in capitolo”.

Il Piano di Governo del Territorio (PGT), introdotto dalla Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12, è composto da tre documenti: il Documento di Piano (DdP), che delinea le strategie generali del territorio partendo dalla conoscenza della realtà evidenziando potenzialità e criticità, il Piano dei Servizi (PdS), che definisce e organizza le strutture pubbliche (o di interesse pubblico) esistenti e di cui la collettività necessita e il Piano delle Regole (PdR), che disciplina le modalità di intervento sull’esistente, individua i nuclei di antica formazione ed identifica i beni ambientali e storico-artistico-monumentali oggetto di tutela.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2016
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