Apoteosi Varese, si prende il derby e si avvicina alla Serie D

Legnano piegato 3-2 da Marrazzo e Becchio su un campo ai limiti della praticabilità: la strada per la promozione ormai appare libera da insidie

Varese - Legnano 3-2

Né la pioggia, né il Legnano e neppure il guardalinee riescono a fermare la marcia vincente del Varese di Melosi. Anche l’ultimo ostacolo verso la promozione in Serie D, i lilla di Aldo Monza, è saltato dai biancorossi in una giornata che poteva nascondere mille insidie e invece si chiude trionfalmente.

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A Masnago, dove il prato assomiglia a una risaia, finisce 3-2 con il sigillo finale apposto da un’incornata di Andreas Becchio al 32′ della ripresa, pochi istanti dopo l’espulsione per doppia ammonizione del legnanese Valtulina. E a quel punto gli ospiti non sono più stati in grado di reagire, dopo aver giocato a viso aperto e alla pari con la capolista biancorossa. Ma se Becchio ha messo la firma conclusiva, è stato di nuovo Carmine Marrazzo a far girare ad alti ritmi il motore del Varese: sua la rete dell’immediato 1-1 (il vantaggio era stato lilla con Pinelli, ma è durato meno di 2′), suo il rigore realizzato dopo il fallo subito in area da Lercara, che si è visto poco ma quando è apparso ha fatto danni alla difesa. Il Varese poi ha avuto un Giovio a tratti imprendibile, un Gazo ordinato e nel complesso un undici non perfetto ma capace di grande dedizione alla causa.

In questo modo i biancorossi hanno colto la sesta vittoria consecutiva e si preparano a riscrivere i libri dei record in questa categoria: 16 vittorie, 50 gol segnati, +39 di differenza reti (miglior attacco e miglior difesa), capocannoniere in rosa. Game, set, match and tournament: ora manca solo di tagliare il traguardo. Traguardo al quale, a questo punto, può aspirare anche il Legnano: i lilla si sono dimostrati avversari di livello e di qualità, a patto di regolare la retroguardia. E forse Monza si starà pentendo di essere partito con la difesa a tre: uno schieramento che Marrazzo e soci hanno infilato a piacimento, indirizzando presto il match.

CALCIO D’INIZIO – La pioggia che cade da sabato sera e il lungo periodo di siccità causano al prato di Masnago parecchi problemi (le partite di Besozzo e Tradate sono state rinviate per questo). Il volto di molti, al “Franco Ossola”, però è rigato anche dalle lacrime per una morte difficile da accettare, quella delle 15enne Erika Gibellini, figlia di un collaboratore storico della società biancorossa. Per lei minuto di silenzio, lutto al braccio, striscione e tanta commozione. Il maltempo tiene lontano però il grande pubblico che si attendeva in caso di sole.

LA PARTITA – Alla faccia del campo, il primo tempo è uno spettacolo. Si parte con due grandi occasioni (spreco di Laraia, miracolo di Hoeuhou su numero di Marrazzo) seguite da due reti. Pinelli gela Masnago all’8′ ribattendo in rete una respinta di Bordin, su una punizione velenosa di Valtulina. Palla al centro e pareggio di Marrazzo che aggira un incerto Sorrentino e impatta su passaggio di Lercara. Non è finita qui, per niente: altra frittata della difesa lilla e Marrazzo fa il bis con il cucchiaio dal dischetto.
Il Varese, un po’ imballato all’inizio, comincia a giocare da par suo, sospinto da un Giovio che copre il campo in maniera regale, giocando su una risaia come fosse una moquette. Ma proprio per questo stupisce il nuovo pareggio, al 32′, del Legnano: gran gol di Castroflorio che si beve Luoni e scarica un missile che sorprende Bordin sul primo palo. E poco dopo ci riprova senza trovare lo sbocco giusto. Prima dell’intervallo arriva un giallo a Valtulina che spinge Giovio da dietro: cartellino che sarà determinante nell ripresa.

Dopo la pausa le squadre cambiano: dentro Hazah, Pelucchi e Becchio. Per larghi tratti però non si registrano occasioni: il terreno sempre più zuppo, il pareggio giusto, il freddo sono tutte scusanti accettabili soprattutto dopo un primo tempo scoppiettante.
Melosi a un certo punto toglie Giovio che se ne va in spogliatoio senza nemmeno passare dalla panchina, nonostante la gente in piedi ad applaudirlo: curiosa la scelta di Melosi nella circostanza, dentro Piraccini. Poi la gara si riaccende intorno alla mezz’ora: Marrazzo segna la terza rete del suo pomeriggio, scaricano in porta una punizione da 25 metri ma la festa è fermata dal guardalinee che segnala un fuorigioco incomprensibile. La gente rumoreggia, il Varese ruggisce, Valtulina mette giù Gazo e si guadagna il secondo giallo. E così arriva il 3-2: lo stesso Marrazzo lavora un pallone sul fondo, Viscomi lo crossa e Becchio appostato sul secondo palo lo spinge in rete da pochi metri. L’urlo del biondo biancorosso è anche la sigla di coda: nell’ultimo quarto d’ora i lilla in dieci non ne hanno più e il risultato resta scolpito.

IL MIGLIORE – Fino alla sostituzione di Giovio, avremmo scelto quest’ultimo anche a scapito di Marrazzo. Ma l’ingiustizia della rete annullata al centravanti e la votazione dei nostri lettori a fine gara rimettono sul gradino più alto del podio il bomber campano.

I VOTI – Bordin 6; Luoni 5,5, Gheller 6, Viscomi 5,5, Azzolin 7; Zazzi 6,5, Capelloni 5,5 (Becchio 7), Gazo 7 (Piccinotti s. v.); Lercara 6,5; Giovio 7,5 (Piraccini 6), Marrazzo 7,5.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Febbraio 2016
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