Carnevale e marchi storici, una mostra li racconta

Sarà visitabile giovedì e venerdì a Palazzo Giureconsulti di piazza Duomo. L'esposizione racconta l'uso delle maschere nelle pubblicità

vermouth milano carnevale

Una esposizione dei marchi storici dedicata ai costumi, la propone la Camera di commercio di Milano per il Carnevale ambrosiano. Saranno esposti anche gli abiti di Arlecchino, Clarice e Smeraldina, tratti dal celebre allestimento del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, simbolo e messaggero dell’Italia in 43 Paesi del mondo.

L’esposizione è aperta nella sede di palazzo Giureconsulti, in piazza Mercanti 2, angolo piazza Duomo. Ecco gli orari: giovedì 11 dalle 11 alle 18 e venerdì 12 dalle 11 alle 15. Anteprima già da oggi dalle ore 14 alle 17.

Esposizione di Carnevale, ecco i marchi storici sui costumi. Meneghino e Cecca che brindano o danzanti intorno al Duomo di Milano, la geisha giapponese, il costume orientale o quello arabo, la contadina, il suonatore di flauto. Sono alcuni dei marchi in mostra dell’archivio storico della Camera di commercio di inizio ‘900, depositati dalle imprese e legati ai loro prodotti.

Le immagini in costume fanno da cornice ai prodotti d’epoca. Dall’Elixir caffè Girardi che “facilita la digestione ed è consigliabile a convalescenti, alpinisti, militari e viaggiatori”, a Palladion, farina di carne e uova sempre per deboli e convalescenti, all’export caffè, medaglia d’oro. Ma anche il Japon Bitter, da prendere puro o misto con il selz che rinforza le gengive, gustoso a palato e lascia un grato odore. La Moka orientale fabbricata con macchine a vapore, che ha partecipato a due Esposizioni industriali del 1876 e 1881. L’olio d’oliva preferibile al burro per bontà ed economia.

Il Vermouth Milano raccomandato per eccitare l’appetito e superiore agli altri per le proprietà toniche. Le maschere e i personaggi di Arlecchino del Piccolo Teatro di Milano (costumi realizzati da Franca Squarciapino). Arlecchino – Porta una maschera furba e seducente che ne ricorda le movenze feline, indossa un costume fatto di pezzi di stoffa colorati cuciti insieme, con un “batocio” – il suo tipico bastone – e una piccola borsa appesi alla cintura. Originario delle valli bergamasche (zona del Nord Italia vicina alla città di Bergamo e non lontana da Milano), è un servo povero, sempre tormentato dalla fame, e lotta per sopravvivere.

La furbizia e l’ineguagliabile arte di arrangiarsi sono le sue armi. Clarice – Personaggio costruito sull’ironia e sul gusto del gioco amoroso, Clarice, figlia di Pantalone, rappresenta una ragazza che, per capriccio, si ribella al padre e ai suoi progetti. Sembra ingenua, ma in realtà è furbissima: il suo ruolo richiede freschezza, semplicità e un pudore… solo apparente. Smeraldina – È la tipica servetta della commedia dell’arte, generosa dispensatrice delle proprie grazie. Ha un modo di esprimersi molto libero e diretto e non le manda a dire neppure al padrone, tanto da apparire spesso insolente. Furba, concreta, prudente e attenta a tutto ciò che le accade intorno, asseconda gli intrighi di Clarice, anche se non ne condivide le svenevolezze. È la ragazza giusta per Arlecchino.

In Lombardia sono oltre tremila le imprese legate alla festa di Carnevale, 13 milioni l’indotto per i pasticceri. Quasi la metà delle imprese si trova a Milano (1.255 imprese), seguita da Brescia (354) e Bergamo (326). In Lombardia il comparto principale è quello del commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio (1.958 imprese), seguito da commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (493), discoteche, sale da ballo night-club (416) e commercio al dettaglio di torte e dolci (376). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 2015. Per i pasticceri ricavi da 13 milioni in più nelle tre settimane vicine alla festa, grazie ai dolci tipici.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Febbraio 2016
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