“Crescono i furti, ma l’amministrazione rinuncia a nuove telecamere”

L'opposizione di centrodestra attacca la giunta Bellora: "Non ha partecipato al bando regionale per potenziare la rete di telecamere"

telecamera mini videosorveglianza

«Aumentano spaccate e furti in casa, ma l’amministrazione rinuncia a installare nuove telecamere». L’opposizione di centrodestra di Cardano attacca la giunta Bellora sul fronte della sicurezza, all’indomani di una scadenza significativa per quanto riguarda il tema.

«Negli ultimi tempi abbiamo visto diverse spaccate, un problema che si trascina a Cardano, in tempi recenti è venuta alla ribalta anche la questione dei furti in casa» dicono gli esponenti del centordestra. «Ciò che ci ha lasciato perplessi è che lunedì si è chiuso il bando regionale per la videosorveglianza (che metteva a disposizione fondi 5 milioni complessivi per telecamere e 3,6 per altre dotazioni) e a quanto ci risulta l’amministrazione comunale non ha partecipato» dice Giacomo Iametti, capogruppo del centrodestra.

«Sul bando avevamo fatto una segnalazione era stata portata avanti a dicembre: in particolare avevamo fatto una interpellanza sulla piazzetta di Cuoricino e avevamo segnalato la possibilità» continua Iametti. «Ci dissero che erano consapevoli del bando, dando quasi l’idea che si stesse lavorando su questo fronte. Peccato che alla chiusura del bando nei giorni scorsi non ci fossero delibere sull’argomento: e le delibere sono indicate come elemento necessario per la partecipazione. Anche in Regione Lombardia, al 10 febbraio, presso la segreteria dell’assessore Bordonali, non risultava nulla».

Ora il centrodestra vuole vederci chiaro, vuole capire se davvero l’amministrazione si sia lasciata sfuggire una occasione importante. «Per un Comune di Cardano il bando significava una disponibilità massima di finanziamento di 30mila euro, di cui 80% a fondo perduto» continua Pietro Orlandi, referente cardanese di Fratelli d’Italia. «Si potevano fare grandi cose, essendoci già  una rete di base di videosorveglianza che si poteva ampliare».

«Se così non fosse amministrazione deve spiegare perché non è stato fatto» dicono i rappresentanti del centrodestra. «Allora alla nostra interrogazione rispose Zocchi». Quindi ora l’opposizione chiama in causa proprio Zocchi: «Crediamo che possa essere il momento di porre una questione di fiducia sull’assessore, se davvero fece quelle dichiarazioni  e ora non c’è nessun riscontro» conclude Iametti. «Chi sbaglia ora deve rendere conto: quella della videosorveglianza non è una questione che riguarda la destra o la sinistra, ma la sicurezza dei cittadini. Se risposta non sarà convincente, chiederemo le sue dimissioni»

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Febbraio 2016
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