Il violino della Shoah torna a suonare “libero” in città

L'evento sabato mattina al cinema di Abbiate. Sarà presente anche Gianna Sternfeld e saranno raccontate la storia del violino e del capostazione

Carlo Alberto Carutti con "Il violino della Shoah"

Tornerà a Tradate sabato mattina “Il violino della Shoah”. E tornerà per suonare, sul palco del cinema Nuovo di Abbiate Guazzone, alle 10.30, di fronte a un teatro gremito di studenti. Ma non solo: durante questa mattinata verrà raccontata, oltre alla storia del Violino che salvò la vita ai fratelli Levi, anche quella del capostazione di Tradate, Andrea Albisetti, che salvò diverse persone in città leggendo i dispacci in controluce. Tra le persone salvate vi era proprio il padre dei Fratelli Levi, i proprietari del violino.

Lo strumento musicale, infatti, salvò la vita a Maria ed Enzo Levi, grazie alla loro passione per la musica (lei però morì ad Auschwitz). Questa famiglia proveniva da Torino ma aveva trovato rifugio in una villa tradatese durante gli anni delle seconda guerra mondiale, nel periodo della persecuzione nei confronti degli ebrei. Ora, grazie al collezionista milanese di 93 anni Carlo Alberto Carutti, questo violino è stato ritrovato e, in occasione delle ricorrenze organizzate dal Comune per la Giornata della memoria, tornerà a suonare in città sabato mattina, 20 febbraio.

Tutta la storia del violino, e quindi in seguito anche del capostazione, è stata riscoperta grazie alla passione di un’insegnante dell’Istituto Pavoni, Federica Broggi, che ha poi trovato l’appoggio del Comune e dell’Associazione studi storici tradatese guidata dal giovane Federico Colombo. 

Il programma della mattinata di sabato prevede anche l’intervento e la testimonianza di Gianna Sternfeld, i cui genitori avevano una importante azienda a Tradate durante la guerra. Proprio la famiglia Sternfeld aveva ospitato i Levi che provenivano da Torino. Oltre alla partecipazione attiva degli studenti e a un’esibizione del violino che suonerà “Libero”, a cura del professore Lo Guercio, vi sarà anche un’intervento di Carlo Alberto Carutti, il collezionista che ha ritrovato il violino.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 18 Febbraio 2016
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