Licata a Fagioli: “Sulle partecipate avevamo dato i nomi in tempo”

La risposta del capogruppo del Partito Democratico, Francesco Licata, sulle nomine delle società partecipate del Comune

Alessandro Fagioli, Francesco Licata

La risposta del capogruppo del Partito Democratico, Francesco Licata, sulle nomine delle società partecipate del Comune: 

Apprendo con un certo imbarazzo delle affermazioni del Sindaco di Saronno sig. Alessandro Fagioli circa il fatto che aspettasse i nomi delle minoranze per la nomina dei Consigli di amministrazione (Cda) e che questa sia stata la causa del ritardo.
Forte imbarazzo perchè, tra l’altro, i carteggi tra la Segreteria del Sindaco e i capogruppo sono tracciati in quanto avvenuti per posta elettronica e non possono essere smentiti o confutati.

Andiamo con ordine perchè è giusto che il cittadino sappia:  In data 19 novembre ciascun capogruppo riceve l’invito a comunicare, con un generico “quanto prima”, sia un nominativo per il Cda della casa di riposo Focris sia per l’Istituzione comunale Zerbi e, guarda caso, tutto ciò tre giorni dopo la data di protocollo della nostra interpellanza (16 novembre), inviata tramite PEC, nella quale richiedevamo di sanare la situazione di vacatio degli stessi. In questa data avevamo già circa 3 mesi di ritardo rispetto a quanto previsto dalle regole statutarie e dal TUEL (45 giorni dall’insediamento della giunta).

Con diligenza e rispetto verso la richiesta della massima carica cittadina e vista l’urgenza e l’importanza delle nomine inoltro, come capogruppo e dopo rapida consultazione interna, in data 3 dicembre la risposta contenete i due nominativi espressi dal Partito Democratico, ovvero solo otto giorni lavorativi dopo la richiesta contro quasi 90 giorni di ritardo che fino a quel momento si erano accumulati. Da questa data abbiamo dovuto aspettare fino al 4 febbraio per le nomine, cioè altri tre mesi.
Questi sono i fatti che non possono essere messi in discussione.

Ritengo altresì molto debole la posizione di un Sindaco che blocca la nomina dei Cda, ergo blocca l’attività di due partecipate, e addossa la responsabilità di tutto ciò alle minoranze, soprattutto quando queste nomine sono di sua esclusiva prerogativa e non passano dal consiglio comunale per cui le minoranze non avrebbero nemmeno potuto fare ostruzione. La responsabilità dei ritardi è esclusivamente la sua anche se sembra invece che, purtroppo, scaricare le responsabilità su altri sia diventato un comportamento ormai tipico.

Per avere “un rapporto basato sulla collaborazione e sulla trasparenza” servirebbe innanzitutto che il Sig. Sindaco smettesse di cercare scuse, si assumesse le proprie responsibilità e soprattutto iniziasse a comportarsi da Sindaco di Saronno e non da Sindaco della lega come fatto fino ad ora. Se così facesse troverebbe con noi una porta spalancata visto che non abbiamo mai rifiutato il dialogo con nessuna forza politica, e le firme degli altri gruppi sulle nostre interpellanze lo dimostrano.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 10 Febbraio 2016
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