Nuova proprietà per la Siac. “Ma serve un un piano industriale serio”

La storica azienda meccanica, in fallimento, è stata acquisita all'asta dalla Iamet srl. La Fiom: "Subito un rilancio dell'attività"

Siac Cavaria

Nuova proprietà per la Siac di Cavaria, a lungo in stato di fallimento: la procedura è andata in porto con la terza asta, a cui hanno partecipato quattro possibili acquirenti. «Siamo stati informati dai curatori fallimentari che la lunga e difficile situazione della SIAC di Cavaria, oggi, ha avuto un importante momento con l’aggiudicazione dell’azienda, tramite asta, ad una nuova società, la Iamet Srl. Da quanto ci risulta il prezzo di vendita è stato rispettoso del valore aziendale».  Si tratta di una nuova società, poco conosciuta anche alle stesse sigle: è stata la più determinata tra le quattro che hanno partecipato all’asta.

La Società Industria Accessori Cavaria è una storica industria metalmeccanica: le due società sono state dichiarate fallite, dopo un paio di anni di traversie, tra 2014 e 2015, ma l’attività è andata avanti, nonostante tutto (vi lavorano 209 persone). Ora l’ipotesi di un nuovo futuro, dopo il terzo bando: «Quello che non andava bene nel bando era che lo stesso non garantiva l’insieme della forza lavoro» spiega Domenico Lumastro, della Fiom-Cgil. La preoccupazione del sindacato è proprio sul futuro dell’azienda, dal punto di vista industriale e quindi anche di tutela nel tempo dei lavoratori, anche perché il bando individuava in 162 come quota minima di lavoratori da salvaguardare, quindi circa tre quarti della forza lavoro: «Nei prossimi giorni si dovrà esperire la trattativa sindacale per il passaggio dei dipendenti alla nuova società» continua Lumastro. «Si aprirà pertanto una delicatissima trattativa nella quale valuteremo, ed è evidente che come FIOM-CGIL ci auguriamo che l’acquirente, non soltanto presenti solidità finanziaria ma presenti anche un piano industriale in grado di prospettare un rilancio dell’attività industriale e la salvaguardia totale degli attuali dipendenti. A tale scopo metteremo in campo tutto le azioni che saranno necessarie per trovare una soluzione per tutti i dipendenti e scongiurare perdita di posti di lavoro».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 10 Febbraio 2016
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