Sant’Imerio in processione, dalla basilica a Bosto

Venerdì 5 si rinnova la tradizione della processione storica da San Vittore a Sant’Imerio. A condurla, il prevosto don Luigi Panighetti, il parroco di Bosto don Enrico De Capitani e il priore di Ganna don Mario Galmarini

olio di sant'Imerio

Venerdì 5 febbraio alle 15 si rinnova la suggestiva tradizione della processione storica da San Vittore a Sant’Imerio di Bosto. A condurla saranno il prevosto don Luigi Panighetti, il parroco di Bosto don Enrico De Capitani e il priore di Ganna don Mario Galmarini.

Il corteo, che rivive dall’anno scorso per iniziativa dell’Associazione degli Olivicoltori di Sant’Imerio, era menzionato in un documento datato 24 febbraio 1417: in esso si diceva che un certo Pietro da Giubiano – comunità gemellata a Bosto per diversi secoli, come ha dimostrato il professor Talamona nella conferenza del 31 gennaio – aveva fatto una donazione alla chiesa di San Vittore a patto che il capitolo di quella collegiata si recasse in processione da San Vittore di Varese a San Michele di Bosto per celebrarvi la vigilia e la festa di Sant’Imerio. In questa carta viene menzionato per la prima volta il nome del santo: vi si legge infatti che nella chiesa di San Michele “requiescit corpus Sancti Himeri”, riposa il corpo di Sant’Imerio. Oggi a San Michele Arcangelo è intitolata la chiesa parrocchiale, mentre dal 1935 l’antica chiesa prende il nome di Sant’Imerio.

La parrocchia quest’anno con la festa di Sant’Imerio sta puntando molto sui giovani: ha coinvolto i ragazzi del liceo musicale in due concerti, gli studenti del De Filippi come pubblico d’elezione per una conferenza sulla storia dell’ulivo e dell’alimentazione varesina e  in processione, tra gli altri, ci sarà una rappresentanza dei piccoli giocatori del Bosto Calcio.

Al termine della processione, il parroco di Bosto e il priore di Ganna riferiranno a grandi e piccini la storia di Imerio e Gemolo; successivamente il prevosto benedirà le reliquie dei due santi. Per i piccoli le signore della Parrocchia assieme agli olivicoltori hanno organizzato una merenda in un luogo davvero speciale, che verrà aperto in anticipo per l’occasione: la suggestiva cantina del Circolo della Cooperativa di Bosto, che vanta una storia ultracentenaria. Inoltre nel salone parrocchiale sarà inaugurata una mostra storica su Bosto. Verrà infine distribuito il segnalibro sulla storia dell’olio di Sant’Imerio realizzato dall’Assessorato al Marketing.

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Pubblicato il 05 Febbraio 2016
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