“Se non volete un paese dormitorio, svegliatevi”

Il sindaco di Galliate Lombardo Barbara Macchi ha pubblicato sull'informatore comunale una lettera che apre un'interessante riflessione che vale non solo per il suo paese

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Il sindaco di Galliate Lombardo ha pubblicato sull’informatore comunale una lettera che apre un’interessante riflessione.
Barbara Macchi fa considerazioni che valgono in molte situazioni, non solo per i cittadini di Galliate Lombardo, per questo ve la proponiamo.

Nell’ultimo mese in un paio di occasioni ho raccolto l’osservazione che, con lo spostamento della Scuola Materna a Daverio, Galliate diventerà un paese dormitorio dove non c’è vita sociale.
Poiché su questo aspetto della socialità ho speso tempo ed energie non solo in quest’anno come sindaco ma anche in precedenza come volontaria, mi tolgo un “sassolino” dalla scarpa e condivido con voi questa riflessione.
Galliate è un piccolo paese e pertanto non è pensabile di poter organizzare eventi a non finire perché gli eventi costano e i fondi sono limitati e sinceramente, la risposta avuta a ciò che è stato proposto nel corso del 2015 non incoraggia gli investimenti.
Facendo un “bilancio” dell’anno trascorso, inizio registrando la presenza di una quindicina di persone allo spettacolo natalizio proposto a seguito del Mercatino 2014; la partecipazione dei galliatesi ai laboratori del “Sabato in biblioteca” è stata risibile in confronto ai partecipanti provenienti da altri comuni; le presentazioni libri/musica organizzate dal Bar della Piazza o dalla Biblioteca hanno avuto lo stesso risultato; al Torneo di Scacchi, galliatesi iscritti tre su una ventina di partecipanti; gli eventi proposti intorno ai personaggi di don Camillo e Peppone sono
andati praticamente deserti. Cinque presenze alla giornata del Verde Pulito. Pochi i presenti allo spettacolo durante la Festa del Paese. Fanno eccezione il concerto di Marcuzzi a luglio (stagione favorevole?), il falò della Gioebia e la sfilata di Halloween. Sempre pochi coloro che
hanno partecipato anche all’organizzazione della Festa del Paese o del Mercatino (che invece ha avuto una buona partecipazione nell’allestimento e il giorno stesso).
E dunque? Se non si vuole che Galliate sia un paese dormitorio bisogna svegliarsi e, se si ritiene che le iniziative proposte non siano sufficienti o valide, occorre farsi avanti e proporne di alternative.

Lamentarsi serve a poco e, se non si è fatto nulla – neppure partecipando – , è anche scorretto.

Che Galliate diventi un dormitorio dipende soltanto dalla volontà di chi ci abita.

Barbara Macchi

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Febbraio 2016
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  1. Avatar
    Scritto da VanniBelli

    Grazie al Sindaco di Galliate, che ha il coraggio di un dialogo diretto e costruttivo con i cittadini e trae le logiche conclusioni della scarsa partecipazione dei cittadini alle iniziative proposte.
    Forse l’unica risposta sarebbe l’unione dei comuni minori, che favorirebbe iniziative e servizi di miglior livello, probabilmente più attrattivi per i cittadini.
    Abbiamo troppe sagre e spettacolini di dubbia qualità, unici possibili con risorse (ed idee) scarse.
    Avercene di Sindaci così schietti, anche nei paesi vicini.

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