“Soceba non ha nulla a che fare con le indagini della Finanza”

SO.CE.BA SpA (la società che sta realizzando l’insediamento immobiliare di piazza Vittorio Emanuele) è del tutto estranea all’indagine per false fatturazioni e riciclaggio che ha riguardato la Italcost, la Italtecno e la Liccardo Costantino srl.

L’ipotesi avanzata nel marzo 2015 dalla Procura di Napoli e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza partenopea era quella di una frode fiscale che sarebbe stata messa in atto da M.P., legale rappresentante della società Italcost srl, con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse dalle società Italtecno srl e Liccardo Costantino C. sas, nell’ambito della realizzazione del centro Ikea di Afragola.

A portarla alla luce in città è stato il Nucleo Teatro dell’Oppresso di Vitaliano Caimi che ha presentato e protocollato in Comune alcune osservazioni in merito al progetto per la realizzazione della piazza da parte della stessa SO.CE.BA di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

La risposta del legale di Mario Panìco, Isidoro Spiezia, è giunta oggi (lunedì) e sottolinea che SO.CE.BA spa «non è stata destinataria di alcun provvedimento di sequestro preventivo nemmeno per equivalente. Relativamente alla posizione di Panico Mario, come del resto per gli altri indagati, è stata avanzata dall’Ufficio della Procura della Repubblica di Napoli richiesta di archiviazione che è stata puntualmente disposta dall’Ufficio GIP».

La società, sempre tramite il legale, sottolinea che «alcun fondo nero è stato utilizzato per acquisire quote di SO.CE.BA ed infatti questa non è stata minimamente interessata dall’indagine tanto è vero che non ha subito alcuni sequestro penale o sostituzione del management con un amministratore giudiziario».