Teatro Pasta e Saronno Servizi nel mirino della Corte dei Conti

Rese pubbliche le indagini effettuate dall’ente sulle partecipate del Comune per l’operato degli anni passati. Il sindaco: “Situazione non sostenibile"

Fondazione Giuditta Pasta e Saronno Servizi sotto la lente della Corte dei Conti. Nei giorni scorsi sono arrivate in municipio due delibere che riguardano la gestione economica delle società partecipate del Comune. A darne comunicazione è il sindaco Alessandro Fagioli, affiancato dal dirigente del Comune Giuseppe Caponigro. Le delibere sono state pubblicate entrambe martedì mattina sul sito del comune, come richiesto dalla Corte dei Conti. Questa infatti non chiede altro all’amministrazione comunale, ma avvisa che i documenti son stati inviati anche alla Procura Regionale per eventuali altre valutazioni.

In poche parole nel mirino della Corte dei Conti vi è il ripianamento delle perdite effettuato dal comune di Saronno, nel corso degli anni, nei confronti del teatro Giuditta Pasta, prima come Società per azioni (2011), poi come Fondazione (dal 2012 in poi). Sotto la lente ci sarebbero circa 600mila euro elargiti nei vari anni, come contributo annuale o come delibere etra. Per quanto riguarda invece la Saronno sevizi la questione riguarda alcune situazioni che devono ancora essere esaminate dall’amministrazione.

«È una situazione delicata e spiacevole, anche perché adesso sulla graticola per situazioni pregresse c’è il sottoscritto – ha spiegato in conferenza stampa il primo cittadino -. In sostanza la Corte dei Conti dice al comune di tenere sotto controllo la situazione finanziaria dell’ente per il futuro. Viene segnalato che c’è una criticità sulla copertura delle perdite del Teatro Giuditta Pasta Spa e si chiede perché il comune abbia dovuto ripianare questi debiti. Vengono altresì segnalate la carenze di informazioni tra Comune e Fondazione. Diciamolo chiaramente: i 280mila euro l’anno che il comune ha dato alla fondazione non giustificano i costi sociali. In sostanza, il rapporto tra Comune e Fondazione deve essere un rapporto tra cliente e fornitore. Ma il tutto deve essere ben specificato come siano stati spesi questi euro e questo non è avvenuto».

Alessandro Fagioli, Giuseppe Caponigro

Fagioli aggiunge poi un’analisi politica della situazione: «In campagna elettorale dicevamo che la Fondazione Pasta deve stare in piedi con le proprie gambe, e che il comune deve intervenire perché vengano realizzate iniziative specifiche per la città. Questo documento della Corte dei Conti non fa altro che attestare in burocratese quello che dicevamo in campagna elettorale. Questo non è un problema che ricarico sulla nuova amministrazione, ma sulla precedente amministrazione comunale. Per ora mi rifaccio solo alle responsabilità politiche».

Su cosa accadrà nel futuro il primo cittadino spiega di aver dato mandato «ai dirigenti per verificare i documenti sulla gestione del passato, per capire se ci sono le finalità della spesa. Mi auguro per il bene di Saronno che il tutto possa rientrare in un quadro di normalità. In base a quello che troveremo prenderemo le decisioni necessarie. Sul contributo futuro al teatro ci dovrà essere un indirizzo preciso: ogni euro si deve sapere bene per cosa viene speso. La Fondazione teatro deve stare in piedi con le proprie gambe».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 09 Febbraio 2016
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