Una «Carmen» sulle punte al teatro Sociale di Busto

Domenica 7 febbraio, alle ore 17, il Balletto di Milano porterà in scena nella sala di piazza Plebiscito una sua personalissima rivisitazione della celebre opera di Georges Bizet

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Domenica 7 febbraio, alle ore 17, il Balletto di Milano porterà in scena nella sala di piazza Plebiscito una sua personalissima rivisitazione della celebre opera di Georges Bizet. Lo spettacolo si avvale delle coreografie di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti. Pablo Picasso e il movimento cubista ispirano le ambientazioni di questo balletto dall’atmosfera spagnoleggiante.

L’appuntamento fa parte della «Stagione Varietà», inserita nel circuito «VareseinScena», realizzato dall’associazione Teatro stabile dell’Insubria, guidata da Filippo De Sanctis, con il contributo economico della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus. Biglietti in vendita tramite il circuito TicketOne e su Groupon …

Si tinge di tutte le sfumature del rosso, colore della passione e del sangue, il palcoscenico del teatro Sociale di Busto Arsizio.

Domenica 7 febbraio, alle ore 17, la sala di piazza Plebiscito ospita il Balletto di Milano con «Carmen», spettacolo per le coreografie di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti, ideatore anche dei costumi.

Le scene di questa rappresentazione, liberamente ispirata all’omonima novella di Prosper Mérimée e all’opera lirica di Georges Bizet, portano la firma di Marco Pesta.

L’appuntamento è inserito nella «Stagione Varietà», ideata dall’associazione culturale Teatro Stabile dell’Insubria, guidata da Filippo De Sanctis, direttore dell’UCC Teatro di Varese, per il circuito «VareseinScena», realizzato con il contributo economico della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus.

La trama del capolavoro bizetiano è imperniata su sentimenti forti come l’amore passionale e la morte, l’illegalità e la sfida al destino e alle sue regole imperscrutabili. La sigaraia di Siviglia, con il suo temperamento sfrontato e il suo fascino magnetico, porta fuori dalla ragione il brigadiere don José, caporale dei Dragoni del Re, che per lei lascia l’esercito e si dà alla macchia, vivendo con zingari, contrabbandieri e fuorilegge. Ma la donna, presto, si invaghisce di un altro uomo: il torero Escamillo. Il finale è degno di un articolo di cronaca nera: Carmen muore per mano del suo stesso amante, mentre nell’arena di Siviglia è in corso una corrida e il matador sta sferrando il colpo mortale al toro.

Indimenticabili rimangono nell’immaginario collettivo alcuni brani musicali come la voluttuosa e civettuola habanera «L’amour est un oiseau rebell», la funerea «Aria delle carte» o la fatale «C’est toi! C’est moi!» del finale.

«L’amore come fatum, come fatalità, cinico, innocente, crudele», per usare le parole i del filosofo Friedrich Nietzsche, sono, dunque, al centro del racconto, il cui intreccio tra eros e thánatos ha incantato, nel tempo, personalità del calibro di Otto von Bismark, della regina Vittoria, di Giuseppe Verdi e di Pëtr Il’ič Čajkovskij, che parlò di «invenzioni piccanti e gustose che accarezzano l’orecchio e tuttavia toccano e commuovono il cuore».

Sono nate così numerose riletture dell’opera anche in chiave cinematografica e danzata. «Il Balletto di Milano -si legge nella sinossi dello spettacolo- ne presenta un’inedita versione che apre a nuove interpretazioni senza tradire la tradizione e avvalendosi di una modernizzazione della messa in scena».

«La gitana Carmen, incarnazione perfetta di femminilità e seduzione, è uno spirito libero, una donna che segue il proprio cuore, ben consapevole di quel drammatico destino che ha letto nelle carte. Don Josè, il torero Escamillo e Micaela sono gli altri protagonisti di questo spettacolo -precisano dal Balletto di Milano- ricco di coreografie coinvolgenti, dalla celeberrima Habanera, agli appassionati pas de deux, alle tante e vivaci danze d’assieme di gitani, soldati e sigaraie realizzate sulle stupende musiche di Georges Bizet che rappresentano al meglio l’atmosfera spagnola, sottolineandone la vitalità».

Pablo Picasso e il movimento cubista ispirano le scene di questo balletto: «le ambientazioni -si legge, infatti, nella sinossi dello spettacolo- appaiono smaterializzate e destrutturate per essere riassemblate in un unicum formato da diversi punti di vista: forme scomposte e ricomposte che generano nuove prospettive e suggestioni sceniche affascinanti».

Il costo del biglietto per lo spettacolo «Carmen», in vendita attraverso il circuito Ticketone, è fissato ad euro 28,00 per il primo settore platea, euro 24,00 per il secondo settore platea ed euro 20,00 per la galleria.

Alcuni biglietti sono in vendita anche su Groupon. La promozione, che permette di assistere allo spettacolo a un costo promozionale di 19,00 euro per il primo settore platea ed euro 14,00 per il secondo settore platea, è visibile alla pagina www.groupon.it/deals/gl-teatro-sociale-busto-arsizio.

Attiva ai botteghini del teatro Sociale di Busto Arsizio e dell’UCC Teatro di Varese anche una promozione per le scuole di danza, per le quali è stato ideato un biglietto in platea al costo di 16,00 euro.

Il botteghino del teatro Sociale di Busto Arsizio è aperto con i seguenti orari: mercoledì, dalle ore 11.00 alle ore 14.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00; venerdì, dalle ore 16.00 alle ore 19.00; sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

Per maggiori dettagli sulla «Stagione Varietà» è possibile contattare l’Infopoint ubicato all’UCC Teatro di Varese al numero 0332.247897 o scrivere all’indirizzo e-mail tkts@teatrosociale.it. Per maggiori informazioni sul cartellone del teatro Sociale di Busto Arsizio è possibile consultare anche il sito internet www.teatrosociale.it.

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Pubblicato il 01 Febbraio 2016
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