Canneti rasi al suolo, denunciato il responsabile

È stato individuato a seguito di un indagine della polizia provinciale e locale. Si era presentato in Comune per scusarsi del gesto

Sopralluogo all'oasi disboscata

È stato individuato e denunciato alla Procura della Repubblica, il responsabile del disboscamento del canneto nei pressi dell’oasi della Bruschera, al confine tra Angera e Lisanza.

Galleria fotografica

Il sopralluogo all’oasi disboscata 4 di 6

Ne dà notizia oggi Villa Recalcati, al termine delle indagini condotte dagli agenti della Vigilanza Ittico Venatoria della Provincia di Varese in collaborazione con la polizia locale di Angera. Il responsabile, un privato, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per i seguenti reati ipotizzati: danno ambientale, opere eseguite su beni paesaggistici in assenza di autorizzazione e abbandono di rifiuti.

«Ringrazio gli agenti che hanno lavorato su questo caso – ha dichiarato il Consigliere provinciale alla Sicurezza Fabrizio Mirabelli – arrivando a individuare il presunto responsabile. Tutto questo dimostra l’importanza della presenza sul territorio degli uomini della Vigilanza Ittico Venatoria, che così possono svolgere un’azione efficacie di controllo, prevenzione e qualora non fosse sufficiente di denuncia e repressione».

«Il nostro interesse era quello di arrivare a individuare il colpevole affinché episodi simili non si verifichino in futuro» ha commentato il sindaco Alessandro Paladini Molgora che ha anche chiarito alcuni dubbi, sorti all’indomani della constatazione di quanto era accaduto, ossia che l’intervento fosse legato a un progetto di speculazione edilizia. «Il responsabile è estraneo a questo scopo – ha precisato il primo cittadino -. Tra l’altro devo riconoscere che lui stesso si è presentato in comune a posteriori, per scusarsi di quanto compiuto e si è addossato tutte le colpe».

Il fatto – Una vasta area di canneto e bosco, all’interno dell’area protetta (all’interno del Sito di Importanza Comunitaria “Palude Bruschera” e della Zona di Protezione Speciale “Canneti del Lago Maggiore”) nei pressi dell’ex Fondazione Cariplo è stata rasa al suolo. L’intervento abusivo era stato effettuato i primi giorni di febbraio e immediatamente segnalato alle autorità.

Leggi – Uno tsunami sull’Oasi della Bruschera

Il sopralluogo – Durante il sopralluogo, oltre ad accertare il taglio di alcuni alberi e canneti, gli agenti hanno appurato che un canale esistente, della lunghezza di circa 130 metri, con sbocco nelle acque del lago Maggiore, era stato dragato con riprofilatura delle sponde e il relativo materiale “fangoso” era stato depositato e livellato sugli argini e sulle rive, ricoprendo il canneto tagliato per una superficie di circa 1570 mq ed il terreno boscoso oggetto di taglio per circa mq 730. Guarda le foto

Leggi anche – Chi viveva nel canneto raso al suolo 

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

Mi piace andare alla ricerca di piccole storie, cercare la bellezza dietro casa, scoprire idee slow in un mondo fast. E naturalmente condividerlo. Se credi che sia un valore, sostienici.

Pubblicato il 10 Marzo 2016
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Il sopralluogo all’oasi disboscata 4 di 6

Galleria fotografica

Oasi della Bruschera, taglio selvaggio 4 di 9

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da Rolo

    Se ho ben capito ci stanno dicendo che una persona da sola che non aveva niente da fare ha deciso di tagliare 1750 mq di canneto, 730 mq di bosco, dragato e riprofilato 130 metri di canale depositando e livellando gli argini con il materiale fangoso?
    Azzo, in provincia abbiamo un fenomeno…! I Comuni del varesotto, con tutto quello che dovrebbero sistemare, dovrebbero fare a gara per chiamarlo visto che si diverte a lavorare per diletto e a costo zero!
    Rolo

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.