Centrodestra, ultima chiamata per Andrea Cassani

La segreteria cittadina della Lega Nord e una lista collaterale hanno il loro candidato ufficiale

Politica varia

Nuovo round di consultazioni nel centrodestra di Gallarate: quello di questa sera – martedì 1 marzo – doveva essere il tavolo definitivo, per capire il destino dell’alleanza da contrapporre all’amministrazione uscente di Edoardo Guenzani (sostenuto dal centrosinistra nell’assetto del 2011) e ai vari candidati civici (giovedì la presentazione del nome di Gallarate 9.9). Martedì “doveva” essere il tavolo definitivo, perché il vertice  a metà giornata è stato annullato, rinviato ancora di qualche giorno.

La Lega Nord ha il suo candidato già proposto, individuato in Andrea Cassani, 35 anni, funzionario del Carroccio e a lungo segretario della Circoscrizione del Gallaratese (nella foto in alto, durante la notte elettorale delle Regionali 2013, con Salvini e Maroni). La segreteria cittadina ha ribadito la sua scelta nel fine settimana, sostenuta anche dalla nuova lista civica d’area, “Gente di Gallarate” (qui il comunicato). L’altra opzione? mario-montonati-consiglio-camera-commercio-2007-2012-376090Si parla in questi giorni di Mario Montonati, manager del settore tessile (dal 1977 alla Tintoria Giovanni Clerici), già nel direttivo dell’Unione Industriali della provincia di Varese, in Camera di Commercio e Centro Tessile Cotoniero. Una opzione che non sarebbe confermata dal diretto interessato, non portata al tavolo ufficialmente da nessuna forza politica, ma portato alla ribalta a suon di rumors e notizie stampa: nella logica dei sostenitori sarebbe un nome conosciuto, ben radicato nella Gallarate borghese, portato all’attenzione dei vertici provinciali del Carroccio nella speranza di far fuori Cassani, considerato troppo “identitario” per parlare a tutta la città. Il segretario del Carroccio Andrea Zibetti – che con Cassani domenica ha visto Salvini – ha ribadito la posizione della sezione cittadina: «È irrispettoso far credere che Montonati sia sostenuto da qualcuno della Lega gallaratese, che ha già espresso la sua scelta».

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Sarà vero? A questo punto i giochi a livello cittadino sono fatti, la palla passa al livelllo provinciale, dove contano anche gli accordi e gli equilibri più ampi di coalizione: a Varese c’è Paolo Orrigoni, un candidato condiviso e “civico”, ma che è anche stato indicato in un primo momento dalla Lega (e che quindi qualcuno nel centrodestra considera in “quota Lega”). Rimangono le “caselle” di Busto e Gallarate, dove Lega, Forza Italia, Ncd e Fratelli d’Italia devono trovare una quadra tra equlibri e garanzie recipriche (senza contare le varie “civiche”). A Gallarate la spunterà il candidato ufficiale della Lega? O si aprirà un nuovo round? Altri si stanno nel frattempo preparando: Fratelli d’Italia per esempio invoca anche le primarie e dice di avere un suo candidato. Senza contare chi nel centrodestra – come Gianni Sparacia – sembra definitivamente orientato ad una corsa solitaria, per “saggiare” le proprie forze.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 01 Marzo 2016
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