“Esclusi dal bando regionale per un clic”

Il sindaco di Cazzago scrive alla Regione: "Abbiamo perso la possibilità di avere finanziamenti per la riqualificazione energetica, per colpa di una connessione lenta. Ma la Regione può fare bandi in cui vince chi arriva prima?"

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Chi prima “clicca” meglio alloggia. E male ha “alloggiato” il sindaco di Cazzago Brabbia che ieri ha tentato, senza successo, di partecipare al Bando per la riqualificazione energetica degli edifici di proprietà dei Comuni con popolazione sino a 1.000 abitanti, delle comunità Montane, delle fusioni e delle unioni dei comuni (qui trovate il documento completo).

Ieri, 1° marzo 2016, era una sorta di “clic day”: a partire dalle ore 12 i Comuni che volevano aderire al bando dovevano precipitarsi a mandare la richiesta per via informatica. Precipitarsi è l’espressione più adatta perché dopo appena dieci minuti, il bando si è chiuso perché completo. Sette milioni di euro, questa è la cifra messa a disposizione dalla Regione, investiti in dieci minuti: 28 i progetti ammessi più 4 di riserva. Con quale criterio? Questo chiede alla Regione il sindaco di Cazzago Brabbia Emilio Magni, che ha contattato gli organi istituzionali della Regione chiedendo spiegazioni.

“Sono il Sindaco di Cazzago Brabbia (VA – numero di abitanti inferiore a 1.000) – si legge nella e-mail -Abbiamo tentato inutilmente di partecipare tramite la piattaforma SiAge al “Bando per l’accesso ai finanziamenti per la riqualificazione energetica degli edifici di proprietà dei Comuni, ….” di cui alla DGR n. 3904/2015.

L’avvio della procedura utile per la partecipazione era prevista per le ore del 12.00 del 1° marzo.

Ci siamo trovati di fronte al blocco della procedura stessa giustificata dalla seguente nota evidenziata nella schermata e che riportiamo testualmente: “Le risorse disponibili per il seguente bando sono esaurite ed è stato raggiunto il numero massimo di progetti per la lista di riserva. Non è possibile procedere con la compilazione della domanda”.

Il fatto ci ha stupito e non poco, per non dire altro.

Riteniamo che pur essendo il fattore cronologico, già evidenziato nel bando, si dovesse-debba dar comunque la possibilità di trasmissione delle domande al fine di successive valutazioni (non fosse altro che per avere un quadro programmatico delle esigenze degli Enti locali, in particolare quelli piccoli come il nostro che, sia detto per inciso, sono altresì penalizzati dalle limitate potenzialità delle reti telematiche di fatto disponibili in alcune zone del territorio, fra le quali la nostra).

Con la presente pertanto, oltre ad esprimere le riserve e la riprovazione per il metodo adottato, siamo a richiedere chiarimenti e precisazioni in merito alle lacune evidenziate, nonché ad eventuali provvedimenti correttivi o integrativi eventualmente adottabili”.

Nella stessa situazione si è trovato il sindaco di Azzio, il quale, con la stessa procedura, ora chiede spiegazioni.

Della questione è stato investito anche il consigliere regionale Alessandro Alfieri che ha presentato un’ interrogazione.

“Per partecipare al bando – spiega ancora il sindaco di Cazzago, Magni – abbiamo affrontato delle spese: ci siamo preoccupati di presentare progetti a norma, fare la certificazione energetica di alcuni edifici e adesso ci ritroviamo con un pugno di mosche. Capiremmo se i nostri progetti non fossero passati, lo abbiamo messo in conto, ma essere penalizzati in un bando di gara dalla velocità della nostra connessione questo no, ci sembra davvero ingiusto”.

 

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Pubblicato il 02 Marzo 2016
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