Il Maga, “un’opportunità per la città”

Due diversi contributi, dal Pd e da Gallarate 9.9, sull'oggi e il domani del Museo d'Arte Gallarate

Giovani imprenditori al Maga

Il Maga? «Un’opportunità per la città». Già oggi, ma ancora di più domani, magari con nuove iniziative. Se ne discute questa settimana sull’onda di un’intervista del candidato del centrodestra Andrea Cassani, che in un passaggio di un’intervista ha detto – criticando l’amministrazione e citando due esempi – che si spende «un milione di euro l’anno per mantenere la vetrina vip del Maga». Anche se poi in commissione cultura la Lega ha fatto un parziale passo indietro, ribadendo la fiducia.

In ogni caso, ora il Maga è il tema del momento. «Il Maga ha dato risultati importanti con 1/5 di quanto stanziato nel 2010: evidentemente ci sono risultati che parlano da soli. Un luogo di concerti, mostre, incontri, ci sono famiglie e persone che partecipano» dice Alberto Marchesi del Pd, presidente della commissione cultura. «Ha creato collaborazioni con la Francia e con l’Inghilterra». Il riferimento è ad alcune delle iniziative internazionali varate dal Maga (a Londra andrà la mostra su Missoni, vedi qui) e che contribuiscono alle attività del museo, che sempre  più di frequente è scelto anche come sede di convegni, incontri, presentazioni, con ritorno economico: la mostra Missoni Arte Colore ha fatto molto, tanto che ancora adesso il museo offre la “sala degli arazzi” come spazio (nella foto: un convegno). «Ma il candidato del centrodestra Andrea Cassani c’è mai andato? Lo conosce? Parla di “biblioteche improvvisate”, ma evidentemente non sa di cosa parla». Tornando alle risorse stanziate, Marchesi chiede di valutare i benefici portati dal Maga rispetto all’ampia offerta: «Se 650mila euro annui li dividiamo tra 50mila gallaratesi, ne emerge una media di 12 euro in un anno: il prezzo di una pizza fuori casa, in un anno, per un luogo di cultura prezioso per tutti. Per noi del Partito Democratico il Maga resta un’eccellenza e un’opportunità per tutti, oltre le mura del museo: la cultura è anche il primo presidio contro il degrado e ogni atto incivile».

Sul tema Maga interviene anche La Nostra Gallarate 9.9, con un contributo firmato da Alfiero Marangon: «Siamo felici di constatare che tutti i gruppi considerano il Maga una importante opportunità per Gallarate e non solo un lusso estremamente costoso come invece molti hanno spesso dichiarato. La nostra Gallarate 9.9 vuole proporre una sfida ancora più importante… una proposta di responsabilità del Maga nei confronti della città… una proposta che rafforzi la convinzione che sostenere il Maga (e gli altri Asset Culturali cittadini) non è un “contributo a fondo perduto estremamente oneroso” ma un “investimento ad alto potenziale sociale”. Museo ed amministrazione, secondo noi devono collaborare in maniera ancora più concreta sia per portare le persone al Museo sia per portare anche l’arte all’interno della città e nei Rioni...». L’esempio citato? Prende le mosse una iniziativa che era stata promossa, dieci anni fa, dall’allora GAM: «Tempo fa è stata realizzata una fantastica iniziativa… ZAT zone artistiche temporanee… anticipiamo una delle proposte concrete che La Nostra Gallarate 9.9 esporrà nel prossimo incontro… ZAP zone artistiche permanenti… l’arte in città… SEMPRE… una sorta di percorsi, una rete di iniziative in cui il Maga e centro e guida allo stesso tempo, vorremmo un Maga che possa raccogliere e mettere a disposizione le proprie competenze, che raccolga le idee e sostenga le intelligenze, per estendere il “bello” anche tra le strade e sui muri…
Il Maga – conclude Marangon – non deve essere solo l’invito elegante di Gallarate… il Maga deve essere Gallarate stessa… e così la Puccini… La biblioteca e i Teatri… Creiamo non solo una “Città Intelligente” ma una “Città delle Intelligenze” e il Maga deve essere parte integrante del progetto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Marzo 2016
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