Il “sogno” del treno da Como a Varese

La ferrovia è scomparsa nel 1966, oggi è rimpianta da molti. Il futuro potrebbe passare dalla nuova Arcisate-Stabio, ma c'è anche una petizione per riutilizzare il vecchio tracciato

stazione gallarate degrado binario

Il treno Varese-Como corse per l’ultima volta nell’estate del 1966. Cinquant’anni fa, nel momento di massima, cieca fiducia nel trasporto su gomma: i treni elettrici lasciarono il posto alle 500 e alle 600, alle “corriere” a gasolio (ne avevamo già scritto qui)

A distanza di cinquant’anni fa in molti rimpiangono quel collegamento utile per le due città ma anche per i paesini comaschi lungo il percorso (la ferrovia si collegava alle due linee FNM ancora oggi esistenti, a Malnate e a Grandate). Da pochi giorni è stata lanciata una nuova petizione su Change.org, per sostenere il rilancio: «Un collegamento ferroviario Varese – Como favorirebbe l’abbassamento del traffico in entrambe le città, che ad oggi è un problema sempre più grave che “affumica” l’aria stessa di entrambe le città. Inoltre i paesi in mezzo alle due città sarebbero meno isolati e avrebbero maggiore possibilità di muoversi e svilupparsi, il che si tradurrebbe in una maggiore clientela per i provider dei servizi di trasporto ferroviario».

Il tracciato tra Malnate e Grandate è ancora oggi in gran parte riconoscibile e – potenzialmente – recuperabile: i problemi principali si presentano nel territorio di Lurate Caccivio, grosso paesone comasco cresciuto un po’ disordinatamente, inglobando il percorso un tempo di massicciata e rotaie (qui una mappa ben indicativa, da un sito specifico). Realistico? Di certo oggi c’è da pentirsi della fretta con cui la ferrovia fu dismessa e della poca attenzione a salvaguardare la sede dei binari.

Per il collegamento Varese-Como esiste anche un’altra possibilità: sfruttare la nuova Arcisate-Stabio per unire le due città, passando da Nord, dalla Svizzera. Un’ipotesi che era stata recepita dall’accordo tra Lombardia e Canton Ticino del 2011: la nuova ferrovia è però in ritardo ormai di anni, dopo numerosi problemi tecnici e finanziari. L’opera dovrà essere completata entro il 2017.

Per chi volesse percorrere il tracciato a piedi, per piacere e curiosità, consigliamo questo itinerario.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 10 Marzo 2016
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