Incontri in parrocchia, l’esperienza del ristorante Ruben

L'appuntamento è per giovedì 3 marzo alle 20.45 alla Sala Giovanni XXIII

Varie

Prosegue la serie di incontri sulle opere di misericordia promossa dalla Comunità pastorale Sant’Agostino di Sesto Calende. Giovedì 3 marzo alle 20.45 alla Sala Giovanni XXIII della Parrocchia di San Bernardino, è in programma una conferenza dal titolo “Avevo fame e mi avete dato da mangiare: il ristorante Ruben“. Interverranno Giuseppe Orsi, già Amministratore Delegato di Agusta Westland e del Gruppo Finmeccanica, componente del consiglio di Amministrazione della Fondazione Pellegrini onlus e Christian Uccellatore, educatore, coordinatore pedagogico di progetti per genitori, minori e famiglie, responsabile del progetto Ruben della Fondazione Pellegrini onlus.

Il ristorante Ruben è attivo a Milano dal novembre 2014, grazie all’impegno della Fondazione Pellegrini onlus, voluta dal Cavaliere del Lavoro Ernesto Pellegrini, fondatore della omonima società di ristorazione collettiva. Racconta Pellegrini: “Ruben era un uomo che lavorava nella cascina dei miei genitori, vicino a Milano. Gli ero molto affezionato. Un giorno non riuscì più ad ottenere l’alloggio in una casa popolare, andò a vivere in una baracca e una notte d’inverno morì assiderato. Un giornale raccontò la sua vicenda definendolo un barbone. Ma lui non era un clochard, ma un gran lavoratore che era stato sfortunato. Volevo ricordarlo e ho deciso di intitolare a lui questo spazio”.

Cenare da Ruben costa un euro, per i ragazzi sotto i 16 anni è gratis. Si può scegliere tra diversi menù. Non si tratta della classica mensa per i poveri, ma di un luogo pensato per coloro a cui la crisi economica ha stravolto la vita: padri separati, gente che ha perso il lavoro, non riesce a ritrovarlo e non può più a vivere la vita dignitosa di un tempo. Uomini e donne che non hanno una storia di povertà alle spalle e per questo si vergognano a chiedere aiuto. Il locale può ospitare fino a 500 persone. Da lunedì a sabato, si alternano due turni di cena: dalle 19 alle 19.45 e poi fino alle 20.30. Per accedervi bisogna rivolgersi alle realtà che fanno rete con la Fondazione Pellegrini: Centri di ascolto delle parrocchie, la Caritas Ambrosiana e le associazioni del territorio. Ai tavoli, danno una mano volontari di tutte le età. Tutto è curato nei minimi dettagli, per far capire che una momentanea difficoltà non deve stravolgere gusti e abitudini delle persone.

Ruben vuole essere un modello di solidarietà innovativo, in cui l’imprenditore mette a disposizione non solo parte del proprio capitale, ma anche la propria professionalità.
“Ricevo lettere di persone disperate che mi chiedono lavoro, leggo storie che fanno venire i brividi – racconta Ernesto Pellegrini – Per una vita mi sono occupato di mense e ristorazione, ho semplicemente pensato che questo potesse essere il modo più efficace per aiutare gli altri”.

Con il Ristorante Ruben si è voluto unire con un filo tangibile l’idea cristiana dell’amore per il prossimo nella sua integrità di persona e l’offerta di nutrimento al corpo e ristoro all’anima.

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Pubblicato il 01 Marzo 2016
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