Moretti: “Concreti e solidi. Noi e Anversa uniti nello sport”

Il coach biancorosso festeggia la vittoria ma annuncia il forfait di Kuksiks per Avellino. Pagelle: tutti ampiamente sufficienti, Wright e Davies i migliori

Openjobmetis Varese - Anversa Giants 92-81

Ancora cori favorevoli e convinti da parte del pubblico per coach Paolo Moretti, che arriva soddisfatto in sala stampa e si merita i tanti applausi per una gestione impeccabile della sua Openjobmetis, orfana di Kuksiks.

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«Questa sera abbiamo fatto il primo passo contro una squadra profonda e capace di cambiare molti assetti. Però siamo stati concreti e solidi e abbiamo avuto la forza di attaccarli nelle situazioni a a noi favorevoli: ho visto lucidità e concretezza sia dal punto di vista offensivo sia difensivo dove potevamo trovare difficoltà. Sono molto contento di come è andata e ora possiamo affrontare questo miniciclo – Avellino e Anversa in pochi giorni – con il primo punto sul pallottolliere».

Il coach fa anche il punto sulla situazione dei suoi giocatori con problemi fisici: «Campani sta bene, non è più a rischio anche se i viaggi e le partite ravvicinate non sono il meglio per uno che ha avuto i suoi problemi di schiena. Però abbiamo avuto la forza di pazientare domenica e ora possiamo contare su di lui. Kuksiks invece salterà anche Avellino, poi vediamo come andrà nei giorni successivi: lo valuteremo domenica prima di partire per il Belgio».

Infine, interrogato sul mancato spostamento del match di Sabato Santo da parte della Sidigas, Moretti prende l’argomento alla larga ma lascia intendere come la pensa: «Permettetemi di fare un grande abbraccio ai ragazzi di Anversa che hanno dimostrato un enorme amore verso questo sport dopo tutto quello che è accaduto. Io dico che da questa serie di quarti di finale, dopo ciò che è successo, nessuno di noi sarà sconfitto, né Varese né tantomeno Anversa: credo che stiamo dando una lezione importante di educazione sportiva e di senso civico».

Sul fronte fiammingo, coach Rosl Moors non cerca scuse. «Anzitutto non voglio usare come alibi quello che è successo alla vigilia e non lo faranno i giocatori. Dico solo che possiamo fare molto meglio sul campo e dalla prossima partita proveremo a dimostrarlo. Stasera l’abbiamo persa in difesa perché abbiamo concesso 92 punti a Varese in casa sua e così diventa impossibile vincerla. Abbiamo avuto problemi a marcare i tre americani, siamo andati meglio in attacco ma non è bastato».

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Kangur, ancora importante

P A G E L L E

DAVIES 7,5 – Qualche sfarfallamento qua e là ma altra prova europea di spessore per il pivot titolare che, come sempre, se trova continuità diventa determinante per le fortune di Varese. Altra partita in “doppia-doppia” per punti e rimbalzi, con in più la possibilità – per il fisico – di ammortizzare il peso dei lunghi belgi.

WAYNS 7 – Guadagna buona parte del suo voto con un ottimo secondo quarto quando segna a ripetizione e infonde fiducia a Varese anche quando si mette in proprio. Poi non è impeccabile, ma ha l’intelligenza di forzare poco e di aumentare le cifre alla voce assist.

VARANAUSKAS 6,5 – Quasi un quarto d’ora, complice l’assenza di Kuksiks: si fa notare per un gran canestro in acrobazia e per una gestione abbastanza lucida della regia.

CAVALIERO 6,5 (IL PEGGIORE) – Ma è una sufficienza abbondante quella al capitano che rispetto alla partita di Brindisi fatica al tiro – però quello segnato da 3 è importante – e quindi si limita a ruoli di raccordo. Utili anche quelli.

WRIGHT 7,5 (IL MIGLIORE) – Davies chiama, Wright risponde e l’asse play-pivot è quello che trascina la squadra durante l’intera partita. Capisce di avere la mano calda anche da fuori, non una consuetudine per lui, e allora sfrutta la situazione per fare bottino e spingere avanti la squadra. I nostri lettori lo scelgono come MVP, noi ci adeguiamo volentieri.

CAMPANI 6,5 – Considerate le premesse – assente con Brindisi e bloccato con la schiena – tira fuori una prova di buono spessore. Soprattutto perché finisce presto sulla graticola per i falli ma poi si sa gestire anche in fase difensiva. Non era scontato, a quel punto.

KANGUR 7 – Segna 14 punti e questa è una mezza notizia perché li diluisce lungo l’arco del match e quindi fa strabuzzare gli occhi dello spettatore distratto alla sirena finale. Poi, al solito: difesa solida e cose giuste al momento giusto.

FERRERO 6,5 – Ottimo avvio, poi una serata normale impreziosita però nel finale dalla tripla che ha messo la parola fine su gara 1. Si conferma arma importante, che merita al 100% i minuti concessi da Paolo Moretti.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Marzo 2016
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