Alvardi: «Non è stata una stagione positiva e fortunata»

Tocca all'ultimo arrivato in casa Pro Patria commentare la retrocessione dopo la gara di Padova

Pro Patria Padova - novembre 2015

Tocca all’ultimo arrivato in casa Pro Patria, il tecnico Luigi Alvardi, commentare questo triste giorno per la Pro Patria. Forse il meno indicato, in quanto a Busto Arsizio solo da dieci giorni, ma “burocraticamente” la persona indicata a parlare in quanto l’unico in panchina in possesso del patentino: «Questa squadra ha sempre cercato di lavorare e vedere gli allenamenti in settimana è un piacere. Anche oggi sono gli episodi a condannarci. Forse c’era anche un rigore nella ripresa che ci avrebbe dato altra energia e magari riuscivamo anche a pareggiare, anche se di fronte avevamo una squadra molto ben attrezzata e ben messa in campo. I ragazzi però oggi hanno sudato la maglia, per rispetto della società e dei tifosi. Sicuramente non è stata una stagione positiva e fortunata».

Marcello Possenti si presenta in rappresentanza dei giocatori: «Come spesso è accaduto quest’anno anche oggi il risultato ci condanna. Siamo sempre qui a parlare di episodi a sfavore, per merito nostro o degli avversari, ma anche oggi il risultato non ci premia. Siamo tutti dispiaciuti, a fine partita tutta la squadra era rammaricata. Abbiamo cercato di mettere in pratica ciò che ci ha chiesto il mister ma, ripeto, alla fine è il risultato quello che conta».

Il tecnico del Padova Giuseppe “Bepi” Pillon: «Abbiamo fatto forse la peggior partita da quando sono qua e abbiamo vinto 3-1. Il calcio è questo. Oggi abbiamo forse giocato con sufficienza, e anche i fischi ci possono stare. Il primo quarto d’ora forse ci siamo illusi e dopo lasci troppo agli avversari andando in difficoltà, ma questo l’avevo detto anche prima della partita. Se non sei sul pezzo, arrivano i problemi. Neto Pereira è un esempio per i più giovani; dai gol, all’umiltà, alla pressione che mette dà sempre il massimo. Questa è la mentalità da seguire. La Pro Patria ha fatto la sua partita, giocando bene e mettendoci in difficoltà. Mi spiace per la retrocessione, anche perché c’è Pisani, figlio di un mio grande amico».

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
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Pubblicato il 10 Aprile 2016
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