Assoluzione Uva, i commenti

"Maledetti" hanno urlano i familiari

Tribunale varese processo uva

Vincono gli avvocati delle difese: Luca Marsico, Duilio Mancini, Luciano Di Pardo, Fabio Schembri, Piero Porciani. «Continueremo la nostra battaglia». La sorella di Giuseppe Uva, Lucia, ha commentato con queste parole la sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise con al centro la morte dell’uomo, verificatasi nel giugno del 2008 all’ospedale di Circolo di Varese, dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei carabinieri. Lucia Uva, parte civile nel processo, si è presentata in aula con una maglietta con stampata la foto del fratello e la scritta «Giuseppe Uva-aspetto giustizia». Dopo la sentenza ha indossato un’altra t-shirt con la scritta «assolti perché il fatto non sussiste».

«Finalmente è stata fatta giustizia». Sono state le parole, all’uscita dall’aula, di un carabiniere, Stefano Dal Bosco, assolto assieme a un altro militare e a sei poliziotti. «Eravamo tranquilli – ha detto – perché quella notte non è successo nulla e nessuno di noi ha commesso reati. Non poteva andare diversamente».

«Un processo condizionato da un’indagine condotta in maniera pedestre, fino all’altro ieri, dal pubblico ministero Agostino Abate, si è concluso com’era fatale che si concludesse» dice il senatore del Pd Luigi Manconi. «Abate – spiega Manconi – ha dominato l’intera vicenda giudiziaria dal 2008 ad oggi con un comportamento del tutto simile a quello che lo ha portato a trattenere, per oltre 27 anni, il fascicolo relativo all’assassinio di Lidia Macchi, prima che gli venisse tolto di autorità. Per quest’ultimo comportamento Abate è stato infine trasferito. Per quello tenuto nei confronti della vicenda giudiziaria relativa alla morte di Giuseppe Uva è stato sottoposto a una incolpazione da parte della Procura generale presso la Cassazione, che tra l’altro gli attribuiva la violazione di diritti fondamentali della persona. Con queste premesse, la sorte del processo era in qualche misura segnata. Ora la verità si fa ancora più lontana».

Carlo Giovanardi (senatore, Idea):«Sono felice per l’assoluzione di poliziotti e carabinieri, mentre penso che il senatore Luigi Manconi presidente della Commissione Bicamerale per i Diritti Umani abbia perso un’occasione per tacere dimostrando ancora una volta che per lui le forze dell’ordine sono colpevoli per principio, a prescindere dall’esito dei processi».
«L’assoluzione dei carabinieri e dei poliziotti del caso Uva induca tutti a maggior rispetto di chi indossa una divisa. Basta criminalizzazioni», dichiara Maurizio Gasparri (Forza Italia).

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 15 Aprile 2016
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