Era latitante da due anni, arrestato Angelo Paoliello

Faceva parte del gruppo criminale che agiva tra saronnese e comasco responsabile di estorsioni, traffico di droga e ricettazione. Si nascondeva in una casa in provincia di Brescia, preso dai carabinieri

arresto evasione gallarate carabinieri febbraio 2014

Alle prime ore di domenica 3 aprile, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese hanno arrestato Angelo Paoliello, 46 anni, originario di Montesarchio (AV), residente a Busto Arsizio, pregiudicato noto a Busto Arsizio e non solo, protagonista di diverse vicende di cronaca giudiziaria a partire dai primi anni 2000.

L’uomo, rintracciato in un casolare nella campagna di Lonato del Garda, si era reso irreperibile dal 2014 e su di lui pendevano due provvedimenti di cattura: l’ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata nel maggio 2014 dal Tribunale di Busto Arsizio al termine dell’operazione “Free Pass” dei carabinieri di Saronno, che aveva disarticolato un gruppo criminale dedito ad estorsioni ed usure ai danni di imprenditori locali tra i quali gli imprenditori Giancarlo ed Emanuele Sozzi della Gisowatt di Gorla Minore (condannato in contumacia a 7 anni in primo grado, ndr), ed un ordine di carcerazione di 4 anni emesso nel giugno dello stesso anno dalla Procura Generale della Repubblica di Milano.

I militari del Nucleo Investigativo a metà del 2015, grazie a numerosi servizi di osservazione e pedinamento compiuti nei confronti dei familiari del catturando, riuscivano ad individuare una fitta rete di individui che frequentavano la dimora ed i parenti del ricercato. A partire dai primi elementi raccolti i Carabinieri di Varese riuscivano ad individuare la zona in cui l’uomo aveva trovato rifugio, una casa alla periferia di Lonato del Garda, nella campagna Bresciana.

Nel corso dell’indagine venivano svolti continui servizi di osservazione e pedinamento in occasione delle festività natalizie e pasquali, periodi dell’anno in cui il fuggitivo si incontrava con la moglie e con gli amici. Proprio il bisogno di stare con gli affetti più cari tradiva il ricercato che, allo scopo di eludere eventuali controlli delle Forze dell’Ordine, per incontrare i familiari si serviva di alcuni soggetti inseriti nel tessuto criminale bresciano, due dei quali venivano identificati e denunciati all’autorità giudiziaria per favoreggiamento personale.

Alle prime luci dell’alba di domenica scattava il blitz dei Carabinieri del Nucleo Investigativo che, dopo aver cinturato l’area con l’aiuto dell’Arma di Desenzano del Garda, facevano irruzione nella dimora, bloccando il fuggitivo che, in ultimo disperato tentativo di sottrarsi alla cattura si nascondeva inutilmente all’interno della camera da letto.

Nel corso della perquisizione al casolare si rinveniva una carta d’identità falsificata, una tessera sanitaria oggetto di smarrimento, 6 cellulari ed 8 sim card. Il ricercato aveva predisposto una rudimentale via di fuga, consistente in una corda legata ad una trave, da cui calarsi in caso di controllo delle Forze di Polizia. L’arrestato veniva associato alla casa circondariale di Brescia.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Aprile 2016
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