Franco Fossa e la scultura che mostra i riflessi del tempo

Palazzo Leone da Perego/MA*GA presenta una grande mostra antologica dedicata all’artista piemontese, tra i maggiori interpreti del realismo esistenziale

Arte - Mostre

«Il mio sforzo consiste nell’esprimermi con convinzione e chiarezza. La scultura deve mostrare in sé i riflessi del tempo dal punto di vista etico-sociale e culturale, e soprattutto i germi di un futuro sviluppo formale e contenutistico» con queste parole di Franco Fossa apre la mostra che Palazzo Leone da Perego/MA*GA di Legnano dedica all’artista dal 30 aprile al 26 giugno 2016.

L’esposizione dal titolo Franco Fossa. La figura e i suoi luoghi, curata dall’Associazione Franco Fossa con Emma Zanella, propone oltre cinquanta opere tra sculture in gesso, cera, legno, bronzo, oltre a disegni a pastello, realizzate lungo il corso della seconda metà del Novecento, capaci di rivelare un linguaggio plastico potente, attento all’uomo e violentemente espressionista.

Scultore tra i più significativi interpreti del “realismo esistenziale” italiano nel secondo dopoguerra, ha segnato il panorama dell’arte contemporanea inserendosi a pieno titolo, dopo gli studi con Marino Marini, Giacomo Manzù e Francesco Messina. La mostra si apre con alcune opere del giovane Fossa come Bambini (1954), Donna con gatto (1952), Uccello (1950), realizzate nei primi anni Cinquanta, appena trasferitosi a Milano, città impegnata a ricostruire se stessa, anche culturalmente, dopo gli orrori della guerra; una città al centro del dibattito artistico italiano, ricca di stimoli, di occasioni di incontro, di riviste, di mostre. Proprio la scena artistica milanese contribuirà inequivocabilmente sia alla formazione del suo mestiere di scultore, consentendogli di spaziare in diversi ambiti della ricerca plastica senza registrare cedimenti formali, sia all’articolazione di un linguaggio che ha le sue radici nel profondo della coscienza civica.

Fossa imbocca da subito la strada della figurazione, una figurazione inizialmente “classica”, composta, attenta alla morbidezza della forme e alla levigatezza delle superfici, ma che presto abbandona a favore della ricerca esistenziale che a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta percorrerà insistentemente e ossessivamente ogni sua creazione, col fine di scandagliare le dimensioni più dolorose dell’umanità, come la fatica di vivere, la solitudine, l’abbandono, la vecchiaia, la morte.

Le sale centrali di Palazzo Leone da Perego, dedicate agli Animali (1960/66) alle Teste e Ritratti (1962 – 1972) e alle tragiche figure sacre, sono l’emblema di come lo scorrere del tempo modifichi l’esistenza, all’interno di una dimensione di solitudine. Non sono rappresentazioni ma visioni, di stati d’animo, di condizioni esistenziali, di esistenze precarie e fragili. Opere di grande potenza espressiva che si confrontano con opere di maestri a lui vicini e attivi negli stessi anni, come le sculture di Luciano Minguzzi e i dipinti di Ernesto Treccani, Emilio Scanavino, Bruno Cassinari, Domenico Cantatore, Cesare Peverelli e Mattia Moreni provenienti dalle collezioni del MA*GA capaci di dimostrare come la poetica di Fossa nasca da un coerente pensiero culturale che caratterizza l’arte italiana nei decenni della ricostruzione postbellica.

Chiudono il percorso espositivo le opere degli ultimi decenni (1985/2005) nelle quali il tragico espressionismo è decantato da una visione più razionale, più meditata e controllata, quasi classica. Negli Ambienti la costruzione dello spazio scenico, l’uso della luce che scorre sulle superfici, la riduzione della presenza dell’uomo a un emblema dell’esistere, decanta la sofferenza esistenziale in una dimensione più lirica e quasi metafisica.

Nato a Milano nel 1924 e morto nel 2010, Franco Fossa annovera un ampio ambito espositivo, sia con mostre personali, sia attraverso esposizioni collettive a carattere nazionale e internazionale, con numerosi premi e riconoscimenti.

FRANCO FOSSA. La figura e i suoi luoghi
A cura dell’Associazione Franco Fossa con Emma Zanella
Palazzo Leone da Perego, Legnano (MI), via Gilardelli 10
30 aprile – 26 giugno 2016
Inaugurazione: 30 aprile 2016, ore 18.30
Orari: venerdì, 15.00 – 19.00, sabato e domenica, 10.00 – 12.30 | 15.00 – 19.00
Ingresso gratuito
Visite guidate per gruppi e scuole su prenotazione: tel. 0331706011/51/52
Domenica 1 e 15 maggio visita guidata alla mostra con l’Associazione Franco Fossa e Emma Zanella
29 maggio, 5 giugno, 12 giugno
Visite guidate gratuite a cura degli studenti del Liceo Classico e Linguistico Galileo Galilei di Legnano alle ore 11.00 e alle ore 16.00
Informazioni: Museo MA*GA: tel. 0331 706011 | leonedaperego@museomaga.it
Comune di Legnano: Assessorato alla Cultura | http://cultura.legnano.org/

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Pubblicato il 29 Aprile 2016
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