Il paesaggista Pietro Porcinai in mostra all’Oasi Zegna

Uno dei più grandi architetti paesaggisti d'Italia dal 7 maggio presenta un'inedita mostra all’interno dello spazio da lui stesso disegnato come giardino d'inverno sul tetto del Lanificio Zegna

Tempo libero generica

A Casa Zegna, archivio storico e polo di aggregazione culturale di Trivero, Biella dedica a Pietro Porcinai (Firenze 1910 – 1986) un’inedita mostra all’interno dello spazio da lui stesso disegnato come giardino d’inverno sul tetto del Lanificio Zegna, ora adibito a spazio per mostre temporanee. “Pietro Porcinai a Trivero: Giardini e paesaggio tra pubblico e privato”, una mostra a cura cura di Maria Luisa Frisa e Luigi Latini.

Nel giorno dell’inaugurazione un’attenzione particolare viene riservata ai visitatori piu’ piccoli con il laboratorio “Paesaggi immaginati” per bambini e ragazzi (5-12 anni) a cura di Elena Taverna (sabato 7 maggio dalle 15.00 alle 18.00 – gratuiti su prenotazione).

Considerato tra i più grandi architetti paesaggisti italiani, Pietro Porcinai si è distinto anche in ambito internazionale grazie alle collaborazioni con i grandi architetti del secolo scorso come lo studio BBPR, Franco Albini, Carlo Scarpa, Oscar Niemeyer, e tra i fondatori dell’IFLA (International Federation of Landscape Architects).

La mostra di Casa Zegna è un viaggio mai esposto prima tra studi, progetti e interventi realizzati sul territorio di Trivero in tre grandi ambiti: il pubblico (inteso come progetti per la comunità di Trivero), il privato (con la realizzazione di giardini familiari), e l’attività imprenditoriale, filo rosso che coniuga gli altri due ambiti.

Pietro Porcinai riceve attorno al 1950 le prime commesse direttamente da Ermenegildo Zegna, per poi collaborare per più di un ventennio anche con i figli Angelo e Aldo. Tra gli episodi ricostruiti e presentati in mostra si possono rivivere gli eventi e le sfilate organizzate nei giardini di Trivero negli anni ’70 per buyer e giornalisti, sofisticati ma lo stesso tempo informali momenti che raccontano di un’accoglienza tipicamente italiana, ben presto identificata in tutto il mondo in Ermenegildo Zegna.

A corredo della mostra, l’inedito tema della fitosociologia, scienza che studia le relazioni all’interno delle comunità vegetali: per Pietro Porcinai le piante non si aggregano mai a caso, ma in caratteristiche associazioni di specie in equilibrio fra loro e con l’ambiente che le ospita. È così che la fitosociologia da semplice scienza che studia la vegetazione si trasforma in un’idea esportabile anche al vivere civile.

La mostra e’ aperta tutte le domeniche dall’8 maggio al 10 luglio 2016 dalle 14.00 alle 18.00. Ingresso gratuito all’inaugurazione e ogni prima domenica del mese. Ingresso intero 3 euro, ingresso ridotto 2 euro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Aprile 2016
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