Kangur il cervello, Wayns e Wright i bracci armati
Altra strepitosa prova collettiva; in quota italiani brillano Campani e Ferrero. Kuksiks e le triple, il feeling continua
DAVIES 6: I belgi lo temono, lo raddoppiano, lo incastrano. La sua partita diventa strana: ci prova ma non sempre ci riesce e il quarto fallo lo costringe a lungo in panchina. Il fatturato finale però non manca, come non manca il suo apporto complessivo.
WAYNS 8 (IL MIGLIORE): Per Maalik sono giorni di festa: prima ha visto la sua università (Villanova) vincere una fantastica finale Ncaa. Poi ha evidentemente pensato che adesso tocca a lui: domina la gara nei primi due quarti andando a velocità doppia dei rivali, poi si mette al servizio della squadra senza pretendere le luci della ribalta. Partita strepitosa.
VARANAUSKAS 5,5 (IL PEGGIORE): Moretti lo sguinzaglia sul parquet a mettere pressione; il primo giro in campo è sufficiente, quello nel finale invece fa venire qualche brivido di paura.
CAVALIERO 6,5: In attacco non trova mai spazio per la gloria personale ma è bravo a capirlo presto e a dedicarsi a far gioire i compagni. I 7 assist sul tabellino sono più che sufficienti a perdonargli lo zero nei punti segnati. Va e viene in difesa ma va bene così.
WRIGHT 8: Asseconda alla perfezione la serata di grazia di Wayns: lascia al compagno gli spazi che chiede e aspetta il suo momento per prendersi la scena e gli applausi. Con Kangur è l’uomo che dà alla Openjobmetis l’equilibrio giusto per spingersi fino alla semifinale europea.
CAMPANI 7,5: Ad Anversa era stato frantumato dai muscoli dei lunghi fiamminghi. Tempo una settimana e Luca ha ampiamente imparato la lezione: dopo lo sciagurato quarto fallo con metà partita da giocare è semplicemente strepitoso e ai soliti “movimenti efficaci” unisce anche un’ottima reattività sotto canestro. Moretti lo loda e fa benissimo.
KANGUR 7,5: Non chiedetegli punti, canestri o spettacolo: per queste cose ci sono tutti gli altri. Kangur è il ministro della difesa, l’uomo capace di cambiare marcatura su chiunque e ricomparire un istante dopo dall’altra parte del campo. In questa stagione iniziò giocando l’Eurolega: la coppa è cambiata, lui è sempre lo stesso. Robot d’acciaio.
FERRERO 7,5: Il “Boniek” di Varese si conferma “bello di notte”, per usare le parole dell’avvocato Agnelli. Sente la musichetta di coppa e si trasforma in bomber spietato. Segna con i tagli a canestro, con i tiri liberi e pure con i canestri pesanti; quando poi Varese tentenna con un quintetto originale è lui a togliere ad Anversa le ultime speranze.
KUKSIKS 7: Ormai le sue triple sono attese dai tifosi come quelle di Curry a Golden State; stavolta per la verità il cecchino lettone ci mette un po’ a carburare ma alla fine torna a bucare la retina con continuità. E quasi senza saltare si porta a casa la bellezza di sette rimbalzi.
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