La campagna elettorale si infiamma sulle “residenze di comodo”

Lo denuncia la minoranza, che annuncia di fatto la seconda lista in corsa. "Troppi residenti solo sulla carta che sono a favore dell'attuale maggioranza". Spunta il tema dell'acorpamento

Duno: i luoghi (inserita in galleria)

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota inviataci dal gruppo di minoranza di Duno in merito alle prossime consultazioni elettorali

Come riportato sull’articolo apparso in data 05 Aprile u.s. sulle pagine di Varese News, per quanto riguarda la possibile discesa in campo della “Minoranza”, effettivamente alcuni residenti di Duno hanno collocquiato per formare una lista civica da presentare alle elezioni comunali che si svolgeranno, presumibilmente, a giugno prossimo.

Però, data la particolare situazione attuale di Duno, alcune problematiche frenano l’ufficializzazione.

Fra queste problematiche, una in particolare, appare di non poco conto per il proseguio dell’avventura, poiché, data la situazione non si vuole più cadere nel solito giochetto e nell’inganno.

Nello specifico si tratta della questione così detta delle “residenze di comodo”, che non riveste solo una valenza amministrativa, ma anche e soprattutto una valenza politica.

Esistono infatti almeno 25/30 cittadini residenti e quindi iscritti nelle liste elettorali, che di fatto dimorano, abitano e vivono in altri luoghi e non a Duno e stiamo parlando per lo meno di un 20% degli iscritti sulle liste elettorali (a gennaio 2015 gli iscritti erano 141).

La quasi totalità di costoro, per interessi di parte, non certo a favore del paese, sono favorevoli alla attuale Maggioranza.

Della questione è già stata interessata la Prefettura di Varese, ad oggi con riscontri a dire il vero un poco sconcertanti, infatti sono giunte risposte “accademiche” del tipo “io l’ho avvertito (il Sindaco) e mi ha risposto che adesso controlla”, ma quando mai !!!!!!.

E’ stata interessata anche la Procura della Repubblica dalla quale ci attendiamo almeno un fattivo intervento poichè sono stati forniti elementi probatori che allo stato delle cose dovrebbero almeno essere vagliati.

Ci rendiamo conto che per quanto attiene l’intervento della Magistratura i tempi sono lunghi e che sicuramente niente verrà verificato e cambierà prima delle elezioni del prossimo giugno, rimane sempre comunque la possibilità dell’invalidazione delle stesse.

Ma la politica insegna ad attendere, cose stagnanti per anni poi evolvono in tempi strettissimi. Per quanto attiene la “paternità” della Comunità Montana ci andremmo assai cauti.
L’aggregazione dei Comuni facenti parte della Valle e di alcuni al di fuori di essa, ha origini relativamente lontane nel tempo, altri, a nostro avviso, sono i nomi da indicare come “genitori della stessa” a cominciare dai compianti Giovanni Mascioni di Cuvio (Juansito per i parenti dunesi), Angelo De Peri di Cittiglio e altri.

Giova ricordare che negli anni segnalati sull’articolo Duno non ha mai ricevuto praticamente nulla dall’Ente Montano se non un forte ostruzionismo ed è proprio per questo che, alla fine degli anni novanta, il piccolo comunello è stato fra gli artefici del cambiamento amministrativo presso l’Ente di Valle.

Un esempio emblematico: all’incirca nell’anno 1998 Duno si è visto rifiutare, senza alcuna motivazione legittima e pratica, dall’allora Comunità Montana della Valcuvia presieduta dal “papà” un contributo di lire cinquecentomila necessari ad integrare l’importo per l’acquisto di una lama spartineve della quale il Comune (fra l’altro notoriamente allocato in montagna) ne era sprovvisto.
La Gente di Duno (quella vera) queste quisquiglie se le ricorda.
E poi il Paese di Duno non può vivere, come avviene da dieci anni a questa parte, solamente a Luglio e Agosto; la nostra popolazione, in primis i nostri vecchietti, devono sopravvivere anche negli altri mesi, soprattutto quelli invernali che creano non pochi problemi.

In ultima analisi invece di pensare alle prossime elezioni comunali, tanto per accapparrarsi cadreghe da far fruttare a proprio vantaggio, perché di questo si tratta, non la voglia di lavorare per il paese, meglio sarebbe pensare all’accorpamento con altro o altri comuni, non necessariamente Cuveglio.

L’attuale Gruppo di Minoranza del Comune di Duno

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Aprile 2016
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  1. Avatar
    Scritto da Graz

    mi sono sempre chiesto:
    ma chi non vive quotidianamente le realta’ come puo’ capire e risolvere i problemi?
    e perche’ si addossa impegni cosi’ importanti?
    a dirla come noi: BOH?………

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