“L’arte del fallimento” insegna a vivere

Sabato 16 aprile alle ore 18 e 30 lo scrittore Andrea Fazioli presenterà alla Libreria del Corso di Varese il suo nuovo romanzo "L'arte del fallimento" (Guanda)

andrea fazioli

Dire che la trama non è la parte fondamentale di un romanzo noir o di un giallo, potrebbe apparire quasi blasfemo. Eppure leggendo “L’arte del fallimento” (Guanda), il nuovo romanzo di Andrea Fazioli (foto), la tentazione di essere blasfemi è molto forte. L’autore usa un meccanismo letterario – tra l’altro ben congegnato e godibilissimo – per far passare un messaggio su un tema enorme, immanente nell’esistenza umana: il fallimento, o meglio, l’errore, che poi altro non è che la categoria più generale a cui appartiene il primo.

Un tema difficile che Fazioli non piega mai alla facile retorica di stampo hollywoodiano, perché il fallimento non contempla sempre e comunque una rinascita. C’è anche chi non si rialza e chi non vuole una seconda chance. E poi ci sono quelli come Mario Balmelli, il mobiliere protagonista del romanzo, che, sull’onda di una crisi economica feroce, aspettano la tempesta perfetta, per avere l’illusione di una nuova libertà, accompagnata dalle note melanconiche e sofferte di un sax, autentica passione dimenticata per troppo tempo.

L’arte del fallimento è molto più complicata di come ce la immaginiamo perché è un mix di atavici tabù, retaggi religiosi che non contemplano il perdono per l’errore commesso, vergogna per la caduta in povertà e sottomissione a una spietata burocrazia. Lo scrittore “autovampirizzandosi” (la definizione è di Aldo Nove) riesce a cogliere l’intima essenza di un fenomeno e Fazioli non fa eccezione. Per lungo tempo il padre letterario dell’investigatore privato Elia Contini ha preso lezioni di sax in una casa accanto all’ufficio fallimenti di Bellinzona. Tra una lezione di solfeggio e una scala minore ha osservato il viavai di persone con il loro carico di disperazione e speranza, rassegnazione e voglia di ricominciare. Ha conosciuto persino il giovane funzionario che dirigeva l’ufficio, tatuato ma non per questo meno burocrate dei suoi colleghi.

La crisi economica ha rivelato il volto fragile di una società incapace di accettare la propria finitezza. E nemmeno l’aumento esponenziale di bancarotte e procedure fallimentari, nel Canton Ticino come in tutta l’area insubrica, è riuscito a scalfire la presunzione degli uomini. Contini, invece, sembra avere consapevolezza della propria condizione di detective fallito che si occupa di gatti smarriti per scelta e di spietati serial killer per errore. E le sue indagini, come in una jam session di jazz, ricordano al lettore che anche le note sbagliate possono generare bellezza e verità.

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Sabato 16 aprile alle ore 18 e 30 lo scrittore Andrea Fazioli presenterà alla Libreria del Corso di Varese il suo nuovo romanzo “L’arte del fallimento” (Guanda) .

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 15 Aprile 2016
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