L’energia “giusta” per imprese più efficienti e competitive

Alla Liuc di Castellanza il primo Efficiency Day, momento di confronto e di opportunità per le imprese che vogliono migliorare la propria efficienza energetica

Efficiency day

L’energia necessaria per fabbricare qualcosa che sfiora l’invisibilità, come un filo di cotone, è così tanta da richiedere il supporto di un intreccio di grossi tubi che ricorda i rami di un albero gigantesco (foto sotto). Quella, relativa a un’industria del tessile è solo un’immagine ma descrive perfettamente quanto l’energia sia fondamentale nei processi produttivi delle imprese, piccole o grandi che siano.

Di sostenibilità e risparmio si è parlato questa mattina nel corso del primo Efficiency Day, organizzato alla Liuc di Castellanza dall’Unione degli industriali della provincia di Varese e da Spi Power, la divisione energia di Spi, Servizi e Promozioni industriali Srl.

Il dibattito, dedicato alle imprese e agli operatori del settore, è stato un’occasione per offrire consigli e opportunità per le aziende che vogliono migliorare l’efficienza, consumare meno e meglio e scegliere fonti di approvvigionamento più sostenibili. Una serie di buone pratiche che potrebbe essere tranquillamente estesa anche ai privati e al settore pubblico.

A fare gli onori di casa, ricordando l’importanza che riveste oggi la scelta di una politica energetica attenta e consapevole sono stati Marco De Battista di Univa, responsabile delle Aree Economiche dell’Unione Industriali e Fabio Tarocco, responsabile di Spi Power.

Efficiency day

«Dobbiamo sfatare quello che è un pregiudizio diffuso, ossia che basti poco per fare efficienza energetica – ha sottolineato Nino De Franco, di Enea -. Al contrario: è difficile. Altrimenti non si sarebbe reso necessario l’intervento del legislatore con obblighi, da un lato, e incentivi dall’altro. Ed è costoso (Leggi anche – L’efficienza energetica in tre mosse) occorre dunque avere ben presente l’importanza di conoscere la propria situazione e attuare gli interventi più adatti alla propria realtà».

Interventi che nella maggior parte dei casi ripagano in risparmio e sostenibilità ma che richiedono spesso uno sforzo economico iniziale importante. «Siamo consapevoli che gli imprenditori non possono mettere la testa su tutto il ciclo produttivo – osserva Dino De Simone che per Regione Lombardia ha presentato i dettagli dell’atteso bando che presto finanzierà diagnosi energetiche e Iso 50001 per le piccole e medie imprese lombarde -. Ma è vero anche che con i costi dell’energia così alti diventa necessario concentrarsi anche su questi aspetti Risparmiare energia significa, per le aziende, liberare risorse che possono essere investite per la crescita e la competitività e contribuire con il proprio impegno alla tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria». De Simone ha spiegato che l’obiettivo del bando regionale è quello di portare la logica della diagnosi energetica, ossia dell’analisi della propria situazione e del fabbisogno per individuare gli interventi ottimali, anche ai soggetti che non ne sono obbligati come le piccole aziende (a differenza delle imprese definite “energivore” che invece devono adempiere per legge). Ha specificato inoltre che sarà un bando “a sportello” e non a graduatoria e che è dunque importante per gli imprenditori iniziare a lavorare per arrivare pronti alla pubblicazione.

Ma se i contributi dal pubblico non arrivano cosa è meglio fare? A questa domanda ha risposto Pietro Valaguzza di iCasco, società di trading di crediti ambientali e che di recente ha lanciato “efficiencycloud“, una community per imprese e operatori della filiera dell’efficienza energetica: «Uno strumento utile per chi ha già fatto audit o ha un intervento da attuare e cerca un finanziamento. La piattaforma è inoltre un luogo virtuale dove è possibile condividere idee e buone pratiche per migliorare». Valaguzza ha illustrato inoltre tutte le forme di finanziamento a disposizione delle imprese per l’efficienza energetica, dal leasing al pay per use: «Questo settore porta con sé nuovi modelli di business e offre grandi potenzialità. Fino a qualche anno fa esistevano soltanto i canali tradizionali, oggi l’imprenditore ha a disposizione una serie di percorsi mirati e diversi. Alla base di tutto deve esserci la consapevolezza che normalmente queste decisioni portano al risparmio e il risparmio farà ripagare l’investimento».

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Aprile 2016
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