Ncd e Cl dicono addio a Borgo

Era nell'aria da qualche giorno, per il veto imposto ad alcune candidature: la lista si spacca, il progetto va avanti

Progetto Comune

Ncd (e soprattutto la componente vicina a CL) dicono addio alla civica Progetto Comune. Non un fulmine a ciel sereno: da almeno una settimana s’inseguivano le voci sulle tensioni sempre più forti dentro alla lista che aspirava ad essere “terzo polo”, collocandosi nell’area del centrodestra.

Divergenze di strategia politica, sul ruolo da assumere all’interno del centrodestra, nell’ipotesi di un (probabilissimo) secondo turno. Ma la tensione interna è cresciuta su un altro punto: il riconoscere – o meno – il valore di chi viene da un’esperienza politica forte. Pietra dello scandalo sarebbe stato il messaggio forte “basta politici”, proposto durante l’ultima riunione mercoledì scorso. Messaggio contestato in particolare dalla componente di Ncd, che è anche porto sicuro – ad oggi – di buona parte del mondo ciellino. Ora Ncd e CL rompono e il motivo sarebbe soprattutto il No opposto da Borgo alla candidatura di Donato Lozito (consigliere comunale uscente dell’Ncd, già presidente del consiglio comunale) e dell’avvocato Francesco Rubino, che è stato tra i fondatori.

Dichiarazione essenziale del candidato Roberto Borgo: «Sono contento che ognuno prenda la propria strada. Per noi non è affatto un problema». Di colpo escono di scena metà dei fondatori e animatori della lista (nella foto: il giorno della presentazione), sarà da vedere quale appeal potrà avere il progetto, rafforzato sul versante civico ma rimasto zoppo di una componente organizzata importante.

Rafforzare la componente civica è la strada intrapresa (vedi l’ultimo comunicato), operazione che deve tenere conto della concorrenza già presente nel campo “civico”. Quanto ai fuoriusciti, è possibile un ritorno nelle file di Cassani: c’è chi ci lavora da qualche giorno, anche se è delicato toccare gli equilibri che si costruiscono a fatica nel centrodestra (tanti gruppi diversi che dovranno avere rappresentanza).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 23 Aprile 2016
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