Per la movida del venerdì sera, l’appuntamento è al museo

Sperimentazioni musicali al museo di Masnago: nell'ambito della mostra Catalogo Interiore del Contemporaneo, il corpo e il luogo, Niton sonorizzerà dal vivo In punta di piedi di Giacomo Vanetti

Venerdì sera? Appuntamento al museo. Al Castello di Masnago le sperimentazioni dell’arte contemporanea

Sintetizzatori analogici, oggetti elettroacustici (futuribili e autocostruiti) e un violoncello a cinque corde per riempire di suoni in Castello di Masnago.

Venerdì alle 21.00, nell’ambito della mostra Catalogo Interiore del Contemporaneo, il corpo e il luogo, Niton sonorizzerà dal vivo In punta di piedi di Giacomo Vanetti (super 8 e manipolazione digitale, 20 min.), opera video realizzata nei bellissimi, e ormai persi, spazi della Ceramica di Laveno. Un lavoro che Vanetti ha presentato fino a oggi senza sonorizzazione, in attesa di questa serata-esperimento, in cui il video sarà lo spartito su cui si muoveranno i suoni degli artisti coinvolti.

Cosa aspettarsi? Una «esperienza multisensoriale: flusso musicale e flusso delle immagini saranno fortemente in simbiosi, amplificandosi a vicenda. Non musica scritta, quindi, ma un evento sonoro profondamente intimo e del tutto estemporaneo», raccontano gli autori. Il pubblico infatti, ed è la cifra stilistica di Niton, avrà la sensazione di essere posto al centro della corrispondenza tra immagini e suoni ed essere, anzichè spettatore, elemento di attrazione della scena.

Ma cos’è Niton?

Niton, un progetto di improvvisazione musicale elettronica, nasce dall’incontro delle esperienze di Luca Xelius Martegani (sintetizzatori analogici / regia del suono) e di El Toxyque (oggetti elettroacustici autocostruiti ed elettronica) a cui si è poi aggiunto definitivamente il musicista e compositore ticinese Zeno Gabaglio (violoncello 5 corde elettrico). Un flusso di tempo e suono, l’incontro tra musicisti con bagagli diversi che, posti uno di fronte all’altro, anziché parlare, suonano. Una comunicazione non verbale dove confluiscono tre differenti vie del suono analogico: quella degli archi classici, quella delle tastiere pre-digitali e quella dell’oggettistica resa strumento. Tre concezioni antitetiche della generazione sonora che si uniscono in un flusso dai connotati mutevoli: ambient, noise, sperimentazione, progressive, electro sono solo alcuni dei generi che, in modi diversi, emergono dallo scorrere di NITON.

Quattro artisti diversi, dunque, per una serata diversa, da vivere al museo.

ZENO GABAGLIO ha conseguito un diploma in violoncello, un master in improvvisazione libera e una laurea in filosofia (a Lugano, Basilea e Firenze) dedicandosi poi alla musica sotto i più vari aspetti, prediligendone le forme più autentiche e – forse – meno scontate. Ha sin qui pubblicato tre dischi (Uno, Pulver&Asche 2007 e Gadamer, Altrisuoni 2009 e Niton, Pulver&Asche 2013), realizzato una dozzina di colonne sonore teatrali e cinematografiche, partecipato a concerti in Europa, Asia e America. Tra le varie persone con cui ha collaborato si ricordano: Bugge Wesseltoft, Michel Godard, René Burri, Villi Hermann, Frankie Hi NRG, Garbo, Francesca Lago, Peter Kernel, Vinko Globokar, Xabier Iriondo, Angelo Tonelli e DJ Pandaj.

LUCA XELIUS MARTEGANI è sound designer, compositore di musica elettroacustica e tecnico del suono. Ha collaborato con numerosi artisti contemporanei, progettato e costruito apparati analogici per la sintesi e il trattamento del suono, prestato la sua opera in studio e dal vivo. Tutto ebbe inizio a sedici anni, quando ricevette una menzione d’onore classificandosi al 4° posto al 4° Concorso internazionale di musica elettroacustica “Luigi Russolo”. Con Pietro Pirelli ha poi lavorato nell’indagine sul suono della pietra, attraverso i lavori scultorei di Pinuccio Sciola e di Giancarlo Sangregorio, per i quali ha curato la regia sonora in numerose performances. Ha collaborato con autori e produttori della scena elettronica dance commerciale degli anni 80-90 (Mephisto, Don Carlos, Elgar) e della scena pop contemporanea (The Van Houten, Andy dei BluVertigo, Krisma, Garbo, Helalyn Flowers, Tibe). Ha inoltre dato vita al duo elettro-pop Xelius Project, il cui primo lavoro discografico ha visto la firma sonica di Henning Schmitz (Kraftwerk) al mastering.

EL TOXYQUE è l’alias con cui dal 2005 Enrico Mangione (altrove conosciuto come Mr. Henry, Lucha Libre, Downlouders) esplora attraverso l’improvvisazione le recondite possibilità sonore offerte dall’elettronica più estrema, dagli oggetti di recupero, dagli strumenti acustici tradizionali preparati, modificati, autocostruiti o semplicemente maltratti.
Le esibizioni in solitaria di El Toxyque si contraddistinguono per un inquietante connubio di teatralità, mistero e nonsense (dovuti anche all’uso di una maschera da lottatore Messicano e alle tecniche strumentali non ortodosse) miscelati a pesanti dosi di brutale aggressione sonica.
Dal 2012 collabora con Xelius al progetto di performance di musica intuitiva “Drone Night” in cui i lati più angolari della sua musica vengono smussati in favore di aperture ambientali, dilatazioni psichedeliche e mistica drone.
nitonband.blogspot.it/

GIACOMO VANETTI , laureato in Grafica e Comunicazione Visiva, durante il percorso accademico vince una borsa di studio e frequenta per un anno l’Accademia di Belle Arti di Granada. Qui si diploma in litografia e segue con corsi di fotografia, serigrafia e incisione. Dopo la laurea è Cultore della Materia Fotografica presso il Politecnico di Milano e lavora come assistente fotografo di architettura. Nel frattempo frequenta l’Istituto Italiano di Fotografia, sempre di Milano, dove si diploma in Fotografia nel 2004, collaborando tra l’altro come tecnico di studio. L’interesse per la sperimentazione sui mezzi e linguaggi fotografici ha sempre caratterizzato la sua ricerca portandolo ad utilizzare differenti tecniche di lavoro sia analogiche che digitali. Pur dedicandosi con passione anche alla fotografia di reportage e commerciale, il copro del suo lavoro indaga principalmente la figura umana e il medium fotografico. Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia e in Europa e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Vive e lavora a Varese.
giacomovanetti.com

FINISSAGE, performance video/acustica di Giacomo Vanetti e NITON per CATALOGO INTERIORE DEL CONTEMPORANEO, il corpo e il luogo.
A seguire NITON presenterà alcuni estratti di “TIRESIAS”, l’ultimo lavoro discografico pubblicato per l’etichetta svizzera “Pulver und Asche” ( http://nitonband.blogspot.it/ )
Venerdì 29 aprile, ore 21.00.
Museo Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago,Varese.
Ingresso libero.

Pubblicato il 28 Aprile 2016
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