Resteghini: “I genitori che non pagano la mensa penalizzano tutti”

A Bisuschio un gruppetto di genitori si ostina a non pagare la mensa scolastica dei figli che rischiano di essere esclusi dal servizio

mensa scolastica

C’è un problema a Bisuschio che angoscia il sindaco Giovanni Resteghini: un gruppetto di genitori che, pur potendolo fare, si ostina a non pagare la mensa scolastica dei figli.

“Sembra un piccolo problema – dice il sindaco – ma non è così, perché ci sta mettendo in una situazione davvero angosciante, per un motivo molto semplice, rischiano di andarci di mezzo i bambini, ed è l’ultima cosa che vorrei”.

La situazione va avanti da un po’. Da quando il Comune di Bisuschio ha appaltato alla ditta Dussmann Italia il servizio di mensa scolastica, con un accordo che prevede che la ditta gestisca tutta la filiera, compresa la riscossione diretta dei pagamenti da parte delle famiglie che ususfruiscono del servizio.

Da tempo la ditta si lamenta che alcuni genitori non pagano – prosegue Resteghini – con arretrati anche di un anno, qualcuno addirittura non paga da due anni. Come Comune abbiamo un fondo di sostegno per le famiglie che non possono affrontare questa spesa, basta fare richiesta e presentare la documentazione necessaria, perché nessuno deve essere escluso da questo servizio. Ma chi ci è stato segnalato non fa parte di questo elenco e sappiamo per certo che non ha problemi economici”.

Ora la ditta sta mettendo alle strette il Comune. Non riuscendo a rientrare dei pagamenti arretrati ha davanti due alternative: o esclude dalla mensa i bambini delle famiglie insolventi o “spalma” il debito di chi non paga sui costi a carico delle famiglie, aumentando la tariffa per tutti.

“Un sindaco ci pensa mille volte prima di dire “non date da mangiare ai bambini che non pagano” – dice ancora il sindaco di Bisuschio – e non è giusto che per un gruppo di professionisti dello scrocco ci debbano andare di mezzo tutti i genitori corretti che pagano regolarmente”.

Non si può nemmeno dire che il mancato pagamento sia da attribuirsi alla scarsa qualità del servizio: “I genitori, i bambini e gli insegnanti si dicono soddisfatti del servizio. Abbiamo chiesto cibi biologici, attenzione all’ambiente e un menù vario ed equilibrato e tutto viene rispettato. Non ci sono lamentele”.

Dunque nessuna scusante per chi non paga: “Sono esasperato – conclude Resteghini – Queste persone si vergognino, prima di tutto per l’esempio che danno ai loro figli e per il danno che arrecano a tutte le altre famiglie che ora rischiano di dover pagare anche per loro”.

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Aprile 2016
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