Un passaporto sportivo per gli alunni della English primary
Gli alunni della scuola primaria hanno partecipato al progetto "Giocatest" per capire le proprie inclinazioni sportive
Un “passaporto sportivo” per gli alunni della “English primary school” di Busto Arsizio. Si tratta di un attestato che riconosce le qualità atletiche raggiunte dagli studenti grazie all’intervento dell’Organizzazione per l’educazione allo sport (Opes).
Nell’ambito di un progetto finanziato da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, i professionisti dell’ente di promozione sportiva hanno infatti sottoposto i ragazzi della scuola primaria inglese a divertenti test, che hanno permesso loro di conoscersi meglio sul piano delle proprie abilità motorie, scoprendo spesso delle doti nascoste. Sulla base dei risultati di queste prove, è stato possibile consigliare a ciascuno studente lo sport più adatto alle proprie caratteristiche. Si tratta di suggerimenti molto utili sia a chi non si dedica abitualmente ad attività sportive sia a coloro che, pur essendo già impegnati in ambito atletico, avrebbero buone possibilità di cimentarsi con successo anche in discipline differenti da quella attualmente praticata.
Queste indicazioni sono state raccolte in una sorta di pagellino, distribuito a ogni allievo: una scheda che, tenendo conto del rapporto tra peso, altezza e forma fisica, fornisce anche consigli sullo stile di vita da adottare e sull’alimentazione più corretta.
Il progetto “Giocatest: il tuo passaporto sportivo” ha offerto inoltre agli alunni un momento di piacevole svago: le prove, infatti, hanno unito «la massima oggettività al divertimento», come spiega Paolo Redi, responsabile dell’iniziativa, che l’Opes, società ufficialmente riconosciuta dal Coni, continua a proporre con successo nel territorio lombardo, dopo essersi aggiudicata per il secondo anno consecutivo il bando indetto dal Pirellone e dalla Fondazione Cariplo per la promozione della pratica sportiva tra i giovani.
È diventato così realtà il progetto nato da un’idea di Stelio Conti, insegnante di educazione fisica bergamasco, che per 14 anni è stato commissario tecnico della nazionale di short track. Il “Giocatest” è stato quindi sperimentato in decine di scuole lombarde, oltre che in contesti diversi come quello dell’Expo 2015 o della Milano school marathon, in occasione della quale l’Opes Lombardia ha incontrato la “English primary school”, cui ha proposto il progetto, accolto subito con entusiasmo dalla dirigente scolastica Maria Pia Mocchetti.
«La nostra scuola vuole promuovere una crescita completa e armonica della persona: in questo senso lo sport svolge una funzione significativa» sottolinea la preside, che apprezza «la notevole competenza dimostrata dai professionisti intervenuti».
L’iniziativa, del resto, si inserisce a pieno titolo nell’ampia proposta educativa dell’Acof, storico ente formativo senza fine di lucro che, oltre alla primaria bilingue, gestisce diversi istituti scolastici, tra cui il liceo dello sport “Marco Pantani”, presente da 12 anni a Busto Arsizio, con l’obiettivo di aiutare i ragazzi a coniugare l’impegno scolastico con quello agonistico. Un istituto che ha rappresentato un modello nazionale per i nuovi licei sportivi, introdotti in ogni provincia italiana con la riforma dell’istruzione superiore.
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