Addio Lino Toffolo, anima veneta del bel ridere

Artista eclettico e grande caratterista, lavorò coi principali registi italiani. Anche musica e teatro fra le sue esperienze professionali

Se n’è andato Lino Toffolo, attore veneziano di Murano, classe 1934 morto oggi, 18 magigo nel capoluogo veneto.

Amato da grandi e piccini, è stato un attore, cantautore e cabarettista italiano.

Nel 1963 fa il suo esordio al noto locale milanese Derby (Intra’s Derby Club), accanto ad altri personaggi che, come lui, inizieranno proprio lì la scalata verso la notorietà, quali Enzo Jannacci, Bruno Lauzi, Franco Nebbia ed in seguito Cochi e Renato, Felice Andreasi ed altri; interpreta il caratteristico personaggio dell’ubriaco veneziano, proponendo anche alcune canzoni di sua composizione quasi tutte scritte sempre in dialetto.
Sempre nel 1963 partecipa alla trasmissione televisiva Gran Premio nella squadra del Veneto (con Renato Bruson).

Nel 1964, nel corso della trasmissione televisiva Questo e quello, propone insieme ad Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Silverio Pisu ed Otello Profazio un’interpretazione del canto anarchico Addio a Lugano. Nel 1966 effettua una tournée in Canada, assieme ad altri esponenti folk come Gabriella Ferri, Otello Profazio e Caterina Bueno in uno spettacolo teatrale che ha la regia di Aldo Trionfo.

Nell’autunno 1976 Toffolo ottiene un grande successo con Johnny Bassotto, canzone per bambini scritta da Bruno Lauzi e Pippo Caruso.
In seguito al successo riscosso dalla sigla televisiva Johnny Bassotto, a Toffolo fu chiesto di pubblicizzare le confetture Santa Rosa, utilizzando la sigla come jingle e modificando l’incipit “Chi ha rubato la marmellata?” in “Chi ha rubato la confettura?”.

Il suo debutto nel cinema avviene nel 1968, seppure in un ruolo secondario, nel film Chimera, diretto da Ettore Maria Fizzarotti, un “musicarello” incentrato sulle vicende amorose di Gianni Morandi e Laura Efrikian.

Toffolo in Il merlo maschio (1971), di Pasquale Festa Campanile.
Da allora, e per un decennio, interpreta molti film di successo.
La popolarità di Lino Toffolo deve molto anche al piccolo schermo, dove ha cominciato ad apparire verso il finire degli anni sessanta in programmi di intrattenimento. È stato, tra l’altro, a fianco di Alighiero Noschese in Canzonissima 1971.

Ha inoltre interpretato sigle di programmi televisivi, tra le quali ricordiamo, oltre la citata Johnny Bassotto, anche Lancillotto 008 nel 1980. Nel 1986 Toffolo è stato nel cast di Un fantastico tragico venerdì, condotto dall’attore Paolo Villaggio e da molti altri, e trasmesso su Rete 4.

Nel 1993 Lino Toffolo torna a calcare le scene, interpretando la commedia Tonin bela grazia di Goldoni nell’allestimento del Teatro Stabile di Trieste, con cui ottiene un lusinghiero successo che lo spinge a cimentarsi in altri generi, come l’operetta, con Il pipistrello di Johann Strauss nel 1997, diretto da Gianfranco de Bosio e come Zanetto Pesamenole (Donna Pasqua) in Al Cavallino Bianco di Ralph Benatzky nel 2002 per la regia di Gino Landi al Teatro Verdi (Trieste). Sarà anche voce recitante in Pierino e il lupo di Sergei Prokofiev nel 2000, ed in Histoire du soldat di Igor Stravinski nel 2002, di cui cura anche la regia.

(fonte delle note biografiche: wikipedia)

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Pubblicato il 18 Maggio 2016
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