Ballardin: “Preoccupato per la chiusura dei centri per l’impiego”

Il sindaco interviene a seguito della comunicazione della Provincia che prefigura la chiusura degli uffici di Laveno, Sesto e Tradate

Avarie

Il sindaco di Brenta esprime preoccupazione per l’intenzione da parte della Provincia di chiudere alcuni centri per l’impiego. In una lettera il primo cittadino specifica che l’ente «tramite il suo vice presidente dottor Ginelli ha comunicato in questi giorni, pur avendo dato a suo tempo garanzie, l’intenzione di chiudere i Centri per l’Impiego di Laveno Mombello, Sesto Calende e Tradate (in provincia sono funzionanti 8 di queste strutture). Ricordo che nell’anno 2007 il tasso di disoccupazione in provincia di Varese era del 2,7 % e oggi (anno 2016), questo fenomeno ha oggi abbondantemente triplicato i suoi valori. La condizione di supporto all’occupazione nella provincia di Varese costituisce una possibilità che non va sprecata specie in questi momenti dove la crisi ha raggiunto punti intensi di difficoltà occupazionale».

«Questa necessità non dipende solo dalla previsione di misure che possano operare attraverso una maggiore flessibilità degli strumenti ma anche dalla capacità di creare sinergie territoriali alla ripresa e al funzionamento del mercato del lavoro – continua Ballardin – . Diventa fondamentale e strategico, in questo contesto, il presidio del territorio in una condizione, quale è quella della nostra Provincia così complessa e articolata. A tutto questo va unita una conoscenza e una capacità professionale sui modelli organizzativi dei sistemi locali per l’impiego in riferimento agli obblighi di rispondenza a standard elevati di flessibilità e qualificazione».

Il sindaco ricorda anche i dati legati alla disoccupazione nel Varesotto: 36.000 persone disoccupate, di questi circa 23.500 uomini e circa 12.500 donne. Su questo totale il 39,5% dei disoccupati è composto da giovani. I centri per l’Impiego della Provincia di Varese oltre a certificare la disoccupazione di una persona, (come attività secondaria), svolgono una funzione di collegamento tra il mondo del lavoro e il disoccupato favorendo in questo contesto l’incontro tra domanda e offerta.
Le attività primarie completamente gratuite per il disoccupato e le aziende consistono principalmente in: consulenza e orientamento per il disoccupato; “preselezione” nella ricerca della manodopera a favore delle aziende; promozione, avvio e controllo del periodo di tirocinio presso aziende che ne fanno richiesta; avviamento negli enti pubblici; “dote unica di lavoro ” che è un insieme di orientamento tra la formazione e accompagnamento al lavoro; “garanzia giovani”, questa attività tende a promuovere l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani.

«Il mio amaro commento, quale sindaco che vive nella Provincia di Varese, mi porta a constatare che tutto oggi sembra non avere più valore nella politica, in quanto le scelte economiche portano inesorabilmente a non considerare lo stato delle necessità riducendo i servizi proprio a quelle persone che oggi sono più in difficoltà, lasciando aree della nostra provincia, prive di quei punti di riferimento che sono oggi di primaria importanza.
Da ultimo ricordo a tutti noi ed in parti colare a tutti i Parlamentari e Senatori della nostra Provincia, che hanno il privilegi o di “sedere” nelle sedi decisionali dello Stato, che la spesa italiana per i servizi e le politiche attive del lavoro è molto bassa e che nel 2013, (dati Istat e Ministero del Lavoro), su trenta miliardi di euro venti sono andati in trattamenti di disoccupazione e sei in sgravi o incentivi alle imprese.
La spesa italiana per i servizi e le politiche attive del lavoro, inoltre (dati Eurostat ed Istat), è stata il 20% sul totale delle risorse nazionali per le politiche del lavoro, rispetto alla media europea che è attorno al 45%».
«Preoccupato, sono a chiedere un’iniziativa comune rivolta al Presidente della provincia di Varese, che ci veda coinvolti su queste tematiche a salvaguardia degli interessi generali delle popolazioni da noi rappresentate», conclude Ballardin.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Maggio 2016
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