Bilancio: il Pd accusa “la svendita”, ma è polemica

Striscione in consiglio comunale: "Fermiamoli". Bilancio approvato, ma secondo il partito sono state usate risorse che dovevano rimanere ai cittadini

Pd Varese politica

Protesta del Pd, a margine del consiglio comunale di mercoledì sera, per l’approvazione del bilancio comunale. I democratici hanno esibito uno striscione in cui hanno accusato la maggioranza di centrodestra di svendere Varese e di voler svendere tutti i gioielli di Palazzo Estense.

L’amministrazione uscente sta cercando di ipotecare il futuro dei varesini – ha affermato il capolista alle comunali del Pd Andrea Civati – solamente per vincere le prossime elezioni. Si venderebbero anche Palazzo Estense per conservare la poltrona”.

Secondo il vicecapogruppo Luca Conte la manovra è dannosa: “E’ stato approvato questa sera un bilancio che si chiude, ancora una volta, solo grazie ad operazioni di finanza straordinaria. Si prevede infatti il prelevamento di 1,4 mln di euro dalle riserve legali di Aspem reti, quasi 11 mln di euro di vendita di azioni A2A e oltre 17 mln di euro di nuovi mutui. A fronte di ciò neppure un solo investimento strategico o foriero di risparmi futuri”.

Il bilancio è stato approvato con il voto della maggioranza.

Alessio Nicoletti di Movimento libero osserva: “Settimana scorsa, il Pd ha scelto di rimanere fuori dall’aula per far mancare il numero legale. Chiedo retoricamente ad alta voce quale sia il compito di chi è stato eletto in Consiglio Comunale se non quello di discutere in aula i provvedimenti, esprimendo anche la propria contrarietà e proponendo modifiche migliorative (nessuna dal Pd) attraverso emendamenti e ordini del giorno”.

L’assessore Giuseppe Montalbetti di Forza Italia risponde alle dichiarazioni di Luca Conte del Pd: “Abbiamo mantenuto il nostro elevato standard qualitativo e quantitativo di servizi alla persona peraltro senza aumentare tariffe e imposte, anzi introducendo riduzioni Tari e agevolazioni Imu e Tasi.

Abbiamo fatto e programmato opere importanti per la città, su strade, scuole, illuminazione e impianti sportivi, il nostro patrimonio è molto ampio, e attraverso le nostre opere lo abbiamo arricchito dal punto di vista del patrimonio comunale. Con questo bilancio di previsione non si delibera alcun indebitamento del Comune dal 2006 al 2016 non abbiamo acceso un mutuo, li abbiamo sempre indicati come potenziale strumenti nei nostri preventivi come da legge, ma non li abbiamo mai attivati grazie ad una politica efficiente e lungimirante per i nostri investimenti”.

 

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 19 Maggio 2016
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