G.S. San Marco risponde: “Ammettiamo gli errori ma ci mettiamo la faccia”

Il dirigente Luca Michele risponde alla lettera che sottolineava alcuni eccessi da parte di alcuni tifosi e l'animosità in campo durante una partita di seconda categoria: "Eccesso di passione"

g.s. san marco

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del dirigente della G.S. San Marco Luca Michele alla lettera del nostro lettore riguardante alcuni comportamenti tenuti dal pubblico e dai giocatori della squadra bustocca durante e dopo la sfida con la Folgore Legnano.

Carissima/o “X”,

la voglio chiamare così perché non essendosi firmata non posso risponderle direttamente. Mi presento, sono Luca Michele, direttore sportivo dell’ attività agonistica della società G.S. San Marco Calcio, e ho ritenuto doveroso replicare all’ articolo da lei pubblicato a nome mio e della Società sportiva. Mi spiace e mi scuso per gli episodi di cattiva educazione da lei puntualizzati.

Oltre che ad essere dirigente sportivo, sono prima di tutto padre di un bimbo e sto imparando a ricoprire questo ruolo importante giorno dopo giorno, e provo a migliorarmi insegnando ciò che di buono hanno insegnato a me. Purtroppo a volte si pretende da dirigenti, allenatori e professori, di preoccuparsi dell’ educazione dei ragazzi andando oltre l’insegnamento della sola disciplina sportiva.

Abbiamo cercato di organizzare la giornata di domenica come una “giornata di festa” (e a parer mio ben riuscita) avente come obiettivo principale il binomio “prima squadra/nostri piccoli amici”, con l’ auspicio che anche loro un giorno, come parecchi giocatori dell’ attuale rosa, arrivino a scalare le categorie fino a misurarsi nella massima serie del quartiere di Madonna Regina.

Penso che dalla giornata di domenica non siano emersi solo gli aspetti negativi da lei ben descritti, ma anche quelli positivi per i quali abbiamo ricevuto i complimenti da parte di molti dei presenti. Bisogna riconoscere (anche se non giustificare) che l’entusiasmo per la partita più importante di una stagione straordinaria sotto tutti i punti di vista rispetto a quelle precedenti, e l’ attaccamento alla squadra del proprio quartiere, abbia portato alcuni dei nostri sostenitori a sconfinare in
atteggiamenti troppo accesi.

Anche io come lei nutro una grande passione per questo mondo, e ho assistito più volte a discussioni animate in tribuna tra genitori di piccoli atleti, proprio come quelli che lei ha citato, traendo delle considerazioni : dovremmo riflettere, e pensare che anche noi siamo stati bambini, ragazzi, ed oggi genitori.

Ragionando e comportandoci invece da adulti, dimentichiamo quali possano essere le emozioni dei nostri ragazzi e dei piccoli campioni di 7 anni in mezzo a un rettangolo verde. Mi permetto di darle un consiglio per la prossima volta, giusto per non fare come fanno i bambini che per difendersi a volte si nascondono o scappano …..
SI FIRMI! !

Noi dirigenti del G.S. SAN MARCO siamo i primi ad ammettere i nostri sbagli o errori, ed è da li che ripartiamo per crescere come Società. Il suo “pensiero” espresso in forma personale ai diretti interessati, avrebbe avuto ben altro valore.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)”
(Antoine de Saint-Exupéry)
Saluti

di
Pubblicato il 13 Maggio 2016
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